CronacaGarda

Il Ferragosto sul Garda è last second: comandano meteo e prezzi

Alice Scalfi
I dati non sono quelli record del 2023, ma il Benaco continua a trascinare il trend di tutta la nostra provincia. Come si evolve la prenotazione dei turisti
Garda, Ferragosto da tutto esaurito
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I numeri sul grande Garda non sono quelli del 2023, l’annata da incorniciare, qualche «buco» nelle strutture si registra, c’è chi va meglio e c’è chi va peggio.

Allargando lo sguardo, quasi 36 milioni di italiani saranno in viaggio quest’estate, con il 90% che sceglierà destinazioni locali rispetto a quelle estere, generando un giro d’affari stimato di 40,6 miliardi di euro. I recenti dati di Federalberghi Brescia confermano una stagione turistica 2024 positiva, caratterizzata da un incremento delle prenotazioni last minute e da una leggera diminuzione della durata media dei soggiorni rispetto agli anni precedenti.

«La situazione per la nostra provincia rimane incoraggiante, anche se i numeri dei laghi e della montagna non raggiungono, al momento, i record dell’estate 2023, che è stata la migliore di sempre - spiega Alessandro Fantini, Presidente di Federalberghi Brescia -. Tuttavia, quest’anno abbiamo osservato un aumento delle prenotazioni last minute, con un trend positivo che ci fa ben sperare per Ferragosto. I dati definitivi dipenderanno anche dall’allungamento della stagione, che sta vedendo sempre più ospiti soggiornare nei mesi di settembre e ottobre».

Last second

Tornando sul Benaco, il Ferragosto è dietro l’angolo e vista l’evoluzione «last second» delle prenotazioni, non pare eccessivo spingersi a sostenere che il tutto esaurito non sia così difficile da raggiungere: «Non ci preoccupiamo - sottolinea il presidente di Visit Desenzano Emanuele Bonotto, che ricopre anche la carica di consigliere in Federalberghi Lombardia -. L’occupazione è buona e nonostante la flessione del mercato tedesco, il lieve calo è stato compensato dalla crescita di mercati che ormai sono diventati maturi, e più spendenti: la Polonia, i mercati ceco e slovacco. In alto Garda, poi, sono arrivati arabi e americani». Un anno difficile, «perché non c’è serenità. Oltre alla crisi della Germania, la Brexit si fa ancora sentire. E ci sono le guerre. Ci salva la bellezza del nostro territorio, ma anche la capacità degli operatori di offrire il miglior rapporto qualità-prezzo: con i turisti che ormai sono diventati sempre più attenti, e si possono perdere per cinque euro, è su questo che occorre puntare, non abbassando mai la guardia e anzi, migliorando sempre in professionalità e preparazione».

Dunque pieno, il Garda, ma non pienissimo: «È finito il tempo, molto breve invero, in cui bastava aprire la struttura per ritrovarla piena. Costatiamo un’attenzione crescente da parte dei turisti, che oggi aspettano davvero l’ultimo secondo per prenotare: guardano il meteo, i prezzi, il mercato, e solo allora prenotano e partono per soggiorni anche di quattro, cinque notti. Un tempo, funzionava così per chi si fermava una notte soltanto». Per tutti questi fattori, per questo mutamento delle abitudini del turista tipo e per le congiunture non propriamente favorevoli a numeri record, il presidente Bonotto torna a ribadire quanto sia importante «che pubblico e privato vadano a braccetto, che ci sia comunione d’intenti per un buon posizionamento sul mercato del territorio».

Sirmione, la perla del Garda -  © www.giornaledibrescia.it
Sirmione, la perla del Garda - © www.giornaledibrescia.it

Icosti

 «La città di Brescia sta consolidando la sua attrattiva tra i turisti stranieri - sottolinea Fantini -, mentre assistiamo a un calo delle presenze italiane rispetto al 2023, anno in cui la Capitale della Cultura aveva richiamato numerosi visitatori nazionali. Un aspetto particolarmente positivo è la crescente percezione di Brescia come una destinazione di riferimento per il turismo culturale». In ogni caso, le previsioni collocano il 2024 come uno degli anni migliori di sempre per le presenze turistiche in tutta la provincia di Brescia. «Questo successo è frutto della qualità costante offerta dalle nostre strutture ricettive - conclude -. Nonostante le sfide legate all’aumento dei costi dei servizi, gli albergatori sono riusciti a mantenere prezzi competitivi per le camere». 

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