Il cuore degli Alpini di Borgosatollo batte da 90 anni: la festa
Le penne nere in corteo per le vie festeggiano le prime 90 candeline insieme alla comunità. Erano oltre cinquecento gli alpini, accompagnati dalle associazioni d’arma e dai volontari, che ieri hanno sfilato per il centro del paese circondati dall’affetto dei concittadini.
La manifestazione, alla presenza delle autorità borgosatollesi, cittadine e dei paesi limitrofi, ha visto oltre un centinaio di vessilli tra sezioni alpine, reparti storici, d’arma e associazioni di volontariato.
Dopo l’ammassamento al centro sportivo e gli onori al vessillo sezionale, si è dato al via la sfilata per le strade del centro. La sosta, prima della Messa accompagnata dal coro Isba di Bagnolo, è avvenuta al monumento dei caduti, ripristinato dalle penne nere, con la deposizione della corona d’alloro. Dopo il rancio, nel pomeriggio si è tenuto l’ammainabandiera.
La storia
La storia delle penne nere borgosatollesi è longeva. Il paese è sempre stato terra di leva alpina e non poteva certo mancare la costituzione di un gruppo, così nel 1929 due fratelli, i nobili Federico e Costanzo Fisogni, reduci dalla prima guerra mondiale, con alcuni amici alpini, assumono l’iniziativa.
La loro opera si concretizza nel 1932, ma il battesimo del vessillo da parte di don Primo Zucchi avviene solo nel 1934: così nasce il gruppo. Nel 1961 la famiglia di Costanzo Fisogni offre un nuovo gagliardetto che sarà benedetto da padre Ottorino Marcolini.
I capigruppo
Uno dei più longevi capogruppi è stato Marino Salvati che reggerà le sorti delle penne nere borgosatollesi dal 1970 al 1991. Negli anni gli alpini hanno offerto il loro aiuto realizzando numerose opere: dalla ricostruzione del Friuli all’aiuto in Irpinia e in Campania. Nel 1982 iniziano i lavori per la scuola Nikolajewka, che riceverà sempre l’impegno e l’ausilio della famiglia alpina. Nel 1984, in occasione dell’inaugurazione della sede alpina, si tiene la benedizione del gagliardetto con don Mario Turla e Fausta Franchini diviene madrina del gruppo.
Nel 1991 Mario Salvati passa il testimone all’attuale capogruppo Giovanni Coccoli, instancabile nel suo operato, sempre impegnato con i suoi alpini in opere di beneficenza. «Novant’anni fa come oggi – rimarca Coccoli – ciò che ci unisce sono il gruppo e i valori di fondo, come quello della solidarietà».
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