Il corteo degli Alpini in centro a Brescia: «Il 2025 porti la pace»
Auguri in musica nel segno della «pace». Il nuovo anno degli Alpini bresciani si è aperto questo pomeriggio con la tradizionale sfilata delle Penne nere per le vie del centro storico, organizzata dalla sezione di Brescia dell’Associazione nazionale Alpini e allietata dai tamburi e dai fiati della fanfara alpina di Valcamonica. Un momento di festa, ripetuto all’inizio di ogni nuovo anno, con cui le Penne nere nostrane hanno augurato un buon 2025 alla città.
L’augurio
Ma l’auspicio degli Alpini per i prossimi 12 mesi varca i confini del Bresciano e si rivolge a un mondo in cui possano tacere le armi: «Il primo tema in assoluto, per tutti e non solo per Brescia, provincia e Lombardia, è la pace – ha detto il presidente della sezione di Brescia, Enzo Rizzi –. La pace la costruiamo tutti insieme mattoncino dopo mattoncino apportando tutti noi un pezzetto, perché è il bene più prezioso: se manca la pace, non facciamo niente. Mi auguro che anche in Europa si smetta di litigare mentre la gente muore veramente. Questo è il dramma delle guerre: le persone muoiono per le velleità delle persone».
Il corteo
Partito poco dopo le 14 dal sagrato della chiesa di San Faustino, il lungo corteo di Alpini si è diretto verso piazza Loggia, dove la fanfara camuna si è esibita in un breve concerto. Poi la sfilata è proseguita lungo via X giornate fino al Grande, per un’altra esibizione musicale sulla scalinata del teatro cittadino. Prima di ripartire alla volta di piazzale Arnaldo, meta finale del corteo, non è mancato un momento conviviale e di ristoro con le bevande calde e l’immancabile vin brûlé preparati in corso Zanardelli dal gruppo Alpini di Fiumicello.
Prossima tappa
Prossimo appuntamento il 25 gennaio, per la commemorazione dell’82° anniversario della battaglia di Nikolajevka. Ritrovo alle 14 alla scuola intitolata alla battaglia, poi concentramento in piazza Loggia, sfilata e alle 16.30 la messa per i caduti in Duomo. Per gli Alpini di Brescia rimane poi il sogno di ospitare l’Adunata nazionale, che in città manca dal 2000. «Tenteremo ancora di portarla a Brescia, anche se il percorso è in salita – ha detto il presidente Rizzi –. È doveroso però provarci ancora, per la città che lo aspetta insieme a tutti i miei Alpini».
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