Il Comune di Nave darà la cittadinanza onoraria a Manlio Milani
Il Comune di Nave conferirà la cittadinanza onoraria a Manlio Milani, presidente dell’associazione Casa della memoria e tra i sopravvissuti alla Strage di piazza Loggia. Lo ha annunciato il sindaco Matteo Franzoni lo scorso mercoledì in occasione della proiezione, al teatro San Costanzo, del docufilm «Piovere addosso. La Strage di piazza della Loggia nel racconto di Manlio Milani».
L’iter
La proposta verrà ufficializzata dal primo cittadino mercoledì 18 dicembre, durante il Consiglio comunale, mentre il conferimento avverrà nel corso di una cerimonia pubblica prevista per i primi mesi del nuovo anno. «L’annuncio è stato accolto dal pubblico presente mercoledì al San Costanzo con un lungo applauso di sostegno all’iniziativa – racconta il sindaco – e in molti si sono complimentati con l’Amministrazione comunale per il segno di gratitudine nei confronti del lavoro di Casa della Memoria e del suo presidente».
Cinquant’anni fa
Manlio Milani il 28 maggio 1974 era presente alla manifestazione antifascista in piazza Loggia con un gruppo di compagni della Cgil scuola. La bomba, nascosta in un cestino dei rifiuti, esplose in mezzo al gruppo e uccise otto persone: la moglie di Manlio, Livia Bottardi, Giulietta Bazoli, Clementina Calzari, Alberto Trebeschi, Euplo Natali, Luigi Pinto, Vincenzo Zambarda e Bartolomeo Talenti. «Da allora per Milani è iniziato un cammino che è tuttora in corso – ricorda Franzoni –: è un viaggio di paziente e infaticabile ricerca, che lo ha portato ad essere la sintesi vivente di una storia che non può essere dimenticata».
La Casa della Memoria
In qualità di presidente dell’Associazione familiari dei caduti di piazza Loggia, Milani ha partecipato alla fondazione dell’Unione familiari vittime stragi, mentre con il Comune e la Provincia di Brescia ha fondato, nel 2000, la Casa della Memoria, centro di documentazione sulla strage bresciana e la violenza terroristica, neofascista in particolare. Molti i riconoscimenti che gli sono stati conferiti, sia a livello comunale sia a livello nazionale. «Il Comune di Nave intende conferirgli la cittadinanza onoraria – rimarca il sindaco – per la tenace invocazione della verità, per l’infaticabile lavoro di ricerca storica e riflessione civile e per i percorsi di incontro e di riconciliazione memorialistica sulla stagione del terrorismo e della lotta armata».
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