CronacaGarda

Il cedro «scomodo» di Manerba avvelenato col drone: scatta la denuncia

Alice Scalfi
Ne è convinto il proprietario che ha prelevato alcuni campioni della sostanza utilizzata sulla pianta. Secondo l’uomo, il caso nasce dal fatto che l’albero ostruisce la vista dalle villette del Villaggio Heliopolis
Una veduta di Manerba dall'alto
Una veduta di Manerba dall'alto
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Il veleno al cedro del Libano spruzzato con il drone: l’albero sta pian piano morendo e il cittadino che ha segnalato il fatto, convinto che la sua pianta sia stata avvelenata in questo modo, punta a mettere in guardia i manerbesi e chiede loro che si presti attenzione.

L’anno scorso, con metodi ben più tradizionali, era toccato a un cipresso dell’Arizona. Ora la stessa triste sorte sta toccando al gigantesco cedro, alto una quarantina di metri. Sulle ragioni per le quali qualcuno vorrebbe eliminarlo il proprietario ha idee precise, tanto da averle condivise anche con i carabinieri all’atto di formalizzare la denuncia contro ignoti. Ai militari le verifiche del caso.

Il caso

Siamo a Manerba, come nel luglio del 2023 al Villaggio Heliopolis. Quella volta si trattava di un cipresso: una qualche sostanza velenosa era stata iniettata nel suo tronco attraverso dei fori praticati con la punta di un trapano. La pianta non aveva avuto possibilità di salvezza.

Stavolta è il grande cedro del Libano che si trova all’interno dello stesso Villaggio, al confine con San Felice del Benaco, che pare essere finito nel mirino di qualcuno: niente trapani, niente bottiglie di candeggina o altre sostanze tossiche direttamente versate sul terreno (capita, ogni tanto, che situazioni del genere vengano segnalate), bensì un grande drone, di quelli impiegati in agricoltura per somministrare pesticidi sulle coltivazioni dall’alto.

Almeno, di questo è certo il proprietario del cedro: «Il drone è stato visto almeno tre volte – racconta –, l’ultima due settimane fa. In ogni occasione ha spruzzato sulla pianta una qualche sostanza velenosa, che ha colpito anche i giardini vicini». Il cedro, tanto quanto quegli stessi giardini, ne sono usciti «bruciacchiati». Così, il manerbese vuole saperne di più, e vuole che i responsabili vengano individuati: «Ho prelevato alcuni campioni di quella sostanza e li sto facendo analizzare». I risultati di queste analisi saranno allegati alla denuncia già presentata ai Carabinieri di Manerba.

La «colpa» del cedro? Probabilmente, la sua mole: «Le fronde – afferma l’uomo – ostruiscono la vista a lago delle villette in costruzione sulla collinetta che si trova alle spalle del Villaggio». Da tutto questo l’invito rivolto ai cittadini e ai visitatori di Manerba, affinché «segnalino alle Forze dell’ordine la presenza di droni agricoli sullo stesso obiettivo o là dove è improbabile possano esserci». 

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