Il caso delle attiviste, Piantedosi: «A Brescia perquisizioni consentite»
Sul caso degli abusi in questura a Brescia denunciati da manifestanti, le perquisizioni sono state svolte «in piena regolarità: mi dispiace comunque se qualcuno si è sentito offeso».
Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, ospite della trasmissione Dritto e Rovescio su ReteQuattro.
Sulla vicenda, informa il ministro, «ho chiesto una relazione che mi è stata consegnata. Al di là di come è stata rappresentata e dell'impressione che può fare, si tratta di una pratica operativa che in determinate circostanze è consentita ed anche prescritta. Non è altro che una variante delle pratiche di perquisizione, che peraltro vengono fatte da personale femminile sulle donne. Se qualcuno si è sentito offeso sono il primo ad esserne rammaricato e dispiaciuto».
Ma tutto, sottlinea, «si è svolto nella piena regolarità. Tutto parte dal fatto che se uno si presta all'operazione richiesta non fa sì che ci siano perquisizioni forzate. Non era comunque intenzione degli operatori ledere sensibilità».
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