Il Carnevale di Bagolino sta per entrare nel vivo

Ubaldo Vallini
La tradizione rivivrà in tutta la sua spontaneità negli appuntamenti clou di lunedì e martedì, con un piano sicurezza
Balarì pronti a scatenarsi nelle loro danze a Bagolino - © www.giornaledibrescia.it
Balarì pronti a scatenarsi nelle loro danze a Bagolino - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo le sante feste di Natale, le «santissime» di Carnevale. Il detto affonda le radici nei secoli e dà la misura di cosa significa il Carnevale a Bagolino: nel capoluogo, come nella frazione lacustre di Ponte Caffaro.

L’attesa

Dopo l’Epifania, soprattutto di giovedì, nelle osterie dell’antico borgo hanno iniziato ad allenarsi i «sonadùr» con violini, viole e bassetti, mentre iniziavano a farsi vedere i «màscher», spaventosi con le loro maschere da vecchio. Uomini e donne, scorrazzano coi loro rumorosi «sgalber» ai piedi, «tastando» in segno di rispetto la consistenza del bagaglio genetico degli avventori: un errore il tentativo di sottrarsi alle loro attenzioni.

L’attesa è diventata frenetica, aspettando la giornata di oggi, con la sfilata dei ragazzini e dei carri. Ma soprattutto per gli ultimi due giorni, domani e martedì, quando ai «màscher» si affiancheranno i «balarì». È quest’ultimo l’aspetto più «nobile» della manifestazione carnevalesca bagossa. Coi loro vestiti sfarzosi, i cappelli di spighetta impreziositi dagli ori di famiglia, da mattina a sera, i «balarì» danzano fra le piazzette e le viuzze omaggiando questa e quella famiglia.

Prevenzione

Negli anni scorsi, il Carnevale di Bagolino ha presentato il conto di una società in forte crisi identitaria, con orde di ragazzi che raggiungevano la «città della montagna bresciana», approfittando della licenziosità concessa per ubriacarsi a dismisura, troppo spesso fino al coma etilico, fra «sballi», risse, distruzione di arredi, sporcizia ovunque.

È stato necessario intervenire. Dapprima aumentando le forze di sicurezza, nel «dopo Covid», blindando il borgo. «Non si tratta certo di voler controllare lo svolgimento del Carnevale, che posa le basi su consuetudini antiche e che rimane una manifestazione spontanea - afferma il sindaco Gianzeno Marca -. C’è che il nostro Carnevale attira ogni anno migliaia di persone che specialmente negli ultimi anni non si sono sempre dimostrate rispettose della tradizione. In accordo con Prefettura e Questura si è reso dunque necessario stabilire un dettagliato piano di sicurezza, presidiando i varchi al paese, prevedendo ingressi coi bus navetta che partiranno dalla località Prada».

Chi vuol raggiunge Bagolino nei giorni clou del Carnevale è dunque avvisato. Da oggi a martedì, sbarrata la Cerreto-Riccomassimo, si potrà arrivare solo salendo lungo la Provinciale 669, non si potrà portare da fuori alcolici e nemmeno assumerli per strada.

Al via la festa

L’appuntamento bagosso coi «balarì» è per la messa di domani alle 6.30 in San Giorgio. Dopo il primo ballo tutti insieme sul sagrato in onore del parroco e la prima bevuta di brodo di gallo, i 130 danzatori, dallo scorso anno divisi in due Compagnie, inizieranno a esibirsi fra le contrade, per poi ritrovarsi in piazza Marconi la sera per l’ultima danza, «l’ariosa»: uno spettacolo sempre uguale e sempre suggestivo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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