Cronaca

Il Cai Juniores di Brescia combatte l’abbandono dei rifiuti

Elena Arriga
Il gruppo riunisce i soci con età compresa tra i 18 e i 35 anni: il progetto di sensibilizzazione è «Lascia il segno senza lasciare traccia»
Alcuni dei ragazzi Cai Juniores al lavoro © www.giornaledibrescia.it
Alcuni dei ragazzi Cai Juniores al lavoro © www.giornaledibrescia.it
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Aria fresca, natura incontaminata e paesaggi mozzafiato. Lo scenario perfetto per una gita della domenica mattina. Poi l’incarto di una merendina lungo il sentiero o bottigliette di plastica abbandonate dentro un bivacco a rovinare l’atmosfera: tracce testimoni delle migliaia di escursionisti poco rispettosi che ogni anno frequentano le terre alte nel bresciano.

Il progetto

Se la montagna è di tutti, di tutti è anche la responsabilità di mantenere le sue strutture pulite. A ricordarcelo è il gruppo Juniores del Cai Brescia con il suo progetto di sensibilizzazione «Lascia il segno senza lasciare traccia», che mira ad incentivare un comportamento più rispettoso nei confronti del paesaggio alpino. Nato nel 2024, il gruppo riunisce i soci del Cai Brescia con età compresa tra i 18 e i 35 anni. Tra le numerose attività proposte, come incontri culturali e uscite escursionistiche, anche il progetto ideato dalla giovane socia Alessia Abrami e successivamente accolto e patrocinato dall’associazione bresciana.

L'immondizia recuperata in montagna © www.giornaledibrescia.it
L'immondizia recuperata in montagna © www.giornaledibrescia.it

L’iniziativa comprende la pulizia di diversi bivacchi in tutta la provincia e una sensibilizzazione in loco, attraverso un libretto esplicativo del progetto e la presenza di materiali di pulizia, come guanti e sacchetti dello sporco, lasciati nei bivacchi a disposizione di tutti.

«Siamo partiti dai bivacchi perché ultimamente stanno subendo un turismo di massa; sono visti come mete per passare una nottata economica in montagna, ma, in realtà, nascono come rifugi di emergenza e appoggi per cammini di più giorni, quindi, è ancora più fondamentale che vengano lasciati puliti e utilizzabili», racconta Alessia Abrami.

Lavoro

Nonostante il lavoro dei volontari che ogni anno si prendono cura di questi luoghi, i bivacchi nel bresciano risultano ancora malmessi. Proprio per questo, il lavoro del Cai Juniores non si propone solo di dare il proprio contributo nel mantenimento di queste strutture, ma vuole anche educare escursionisti di tutte le età ad un corretto utilizzo dei bivacchi. 

Importante è la pulizia dei bivacchi © www.giornaledibrescia.it
Importante è la pulizia dei bivacchi © www.giornaledibrescia.it

«Abbiamo già ricevuto dei riscontri molto positivi di persone che sul quadernino hanno raccontato come avevano trovato il bivacco e cosa avessero fatto per contribuire al progetto», continua Abrami. Un’iniziativa importante ed efficace, dunque, quella del Cai Juniores, che vede protagonisti un gruppo di giovani, appassionati di escursionismo e volenterosi di fare la propria parte per preservare i luoghi montani. Un’iniziativa che invita tutti a «lasciare il segno senza lasciare traccia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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