Cronaca

Il bresciano Pierangelo Milesi è vicepresidente delle Acli nazionali

La Redazione Web
Milesi è stato eletto dal Consiglio con Raffaella Dispenza e Italo Sandrini: vive a Corteno Golgi e lavora alle Acli da vent’anni
Stefania Romano e Pierangelo Milesi
Stefania Romano e Pierangelo Milesi
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Le Acli nazionali hanno rinnovato i propri vertici confermando alla guida il presidente uscente Emiliano Manfredonia. Uno dei 3 vicepresidenti eletto dal Consiglio è il bresciano Pierangelo Milesi (gli altri due sono: Raffaella Dispenza – vicepresidente vicaria – e Italo Sandrini).

Chi è Milesi

Nato nel 1976, Milesi vive in Valcamonica, in una frazione di Corteno Golgi. Arrivato alle Acli oltre 20 anni fa, è stato segretario all’organizzazione, operatore del Patronato e segretario allo sviluppo associativo. Nel 2012 è diventato vicepresidente provinciale, con delega alla formazione, dal 2016 ha ricoperto la carica di presidente fino al congresso provinciale dello scorso giugno, da cui è scaturita una nuova presidenza a guida di Stefania Romano, prima donna presidente delle Acli bresciane.

Pierangelo Milesi, che avrà le deleghe alla rete territoriale e alla pace, ha dichiarato: «Questo incarico rappresenta per me una grande responsabilità, che affronto con impegno e dedizione, consapevole della ricchezza umana e culturale che le Acli hanno saputo trasmettermi in tanti anni di formazione e servizio. Brescia e la Lombardia, con la loro preziosa tradizione aclista, saranno per me un punto di riferimento fondamentale, un sostegno prezioso per lavorare con passione allo sviluppo associativo e per rafforzare la nostra rete territoriale in tutta Italia. Credo fermamente nel valore della pace e nel dialogo, come segni distintivi della nostra azione sociale, ispirati dallo stile fraterno e sinodale che Papa Francesco ci invita a incarnare».

Le Acli

La nuova presidenza Acli
La nuova presidenza Acli

«Le Acli», continua Milesi, «sono un movimento con una storia straordinaria e una capacità unica di unire fede, lavoro e impegno sociale. In questa nuova responsabilità come vicepresidente nazionale, mi impegno a promuovere un rinnovato impulso politico e sociale, capace di rispondere alle sfide del nostro tempo. Lo sviluppo associativo e il radicamento nei territori saranno centrali per continuare a essere una presenza viva e significativa nelle comunità. Mi ispirerò ai valori che ci guidano da sempre e all’invito di Papa Francesco a essere un movimento fraterno, popolare e vicino alle persone, con uno sguardo di speranza verso il futuro».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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