Il 65% dei giovani italiani è fortemente europeista

Nada El Khattab
È quanto è emerso dall’inaugurazione dello sportello cittadinanza Europe Direct Brescia di via Moretto 78. Le tematiche che destano più preoccupazione tra i ragazzi sono cambiamento climatico, crisi economica e salute mentale
  • Inaugurato in via Moretto lo sportello Europe Direct Brescia
    Inaugurato in via Moretto lo sportello Europe Direct Brescia - Foto Wilda Nervi © www.giornaledibrescia.it
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    Inaugurato in via Moretto lo sportello Europe Direct Brescia - Foto Wilda Nervi © www.giornaledibrescia.it
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    Inaugurato in via Moretto lo sportello Europe Direct Brescia - Foto Wilda Nervi © www.giornaledibrescia.it
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Il voto giovane è il voto progressista. Lo dicono i dati di Scomodo: il 65% dei ragazzi italiani ritiene di essere fortemente europeista e il 53% vedrebbe come un evento terribile l'ipotesi dell'uscita dell’Italia dall'Unione europea. La rivista, fondata a Roma nel 2016, ha svolto lo scorso maggio un’indagine su un campione di 10mila under 35, in vista delle ultime elezioni europee. Le risposte della ricerca hanno restituito un’immagine di una generazione unita, che crede nel progetto dell’Unione europea e i cui ideali si rispecchiano nel progresso, nell’inclusività e nell’ambientalismo.

L’inaugurazione

Questo è quanto emerso, oggi, all’inaugurazione dello sportello cittadinanza Europe Direct Brescia di via Moretto 78, in città. Un centro di informazione che fornisce ai cittadini un orientamento sulle politiche e sui programmi europei, potenziando così l’attività dello sportello esistente a Puengago del Garda di via Roma.

Quello che si è delineato è un panorama post-elezioni che vede i giovani come presenze forti e attente alle sfide dell’Europa. Basti pensare alle elezioni europee dello scorso giugno dove il 64% dell’elettorato giovane è andato a votare, con un incremento di quasi 23 milioni di nuovi votanti. Non solo, rispetto alle elezioni del 2019 si è verificato persino un abbassamento dell’età media degli elettori. Questo, in parte, reso possibile dal voto degli studenti fuori sede, introdotto per la prima volta grazie all’approvazione del decreto-legge lo scorso marzo 2024 e che ha permesso a 600mila studenti a livello nazionale di poter votare.

Preoccupazioni

Secondo i dati dell’Ecfr (The European Council on Foreign Relations), organizzazione indipendente e preposta all’analisi delle politiche pubbliche, tra le tematiche europee che destano più preoccupazioni tra i ragazzi ci sono: cambiamento climatico, crisi economica e salute mentale. «Ciò che si sta notando è che a preoccupare di più i giovani sono diverse questioni, soprattutto quella ambientale - spiegano Ludovica Schiavone e Lorenzo Lombardi, rispettivamente presidente e redattore dell’Associazione Eco Raffiche di Brescia -. La crisi climatica è una paura molto sentita dai ragazzi e rappresenta un tema urgente che ha bisogno di risposte altrettanto urgenti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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