Idro, polemica sui dossi: «Non sono a norma»

Ubaldo Vallini
I quattro rallentatori di via Lungo Lago Italia saranno oggetto di mozione nel prossimo Consiglio comunale
Uno dei dossi al centro dello scontro - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei dossi al centro dello scontro - © www.giornaledibrescia.it
AA

«Quei rallentatori lì non ci possono stare». È l’opinione della minoranza di Idro in Consiglio comunale. Parere che si riferisce alla normativa, il Codice della strada, che in merito appare piuttosto chiaro. Pur indicando la possibilità di posizionarli «su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residence...» la norma ne vieta l’impiego «sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento».

Ed è proprio il caso di via Lungo Lago Italia, l’attraversamento costiero della frazione Lemprato: ci sono le residenze e il parco, ma su quel tratto di strada convergono senza alternativa alcuna anche due Provinciali, la 111 che arriva da Treviso Bresciano e la 58 che scende da Capovalle, oltre al traffico locale di tutte le altre frazioni in uscita dalla sponda sinistra dell’Eridio.

Impossibile dunque evitare quei dossi transitando da un’altra parte, per tutti quanti e anche per i mezzi di soccorso che intendono raggiungere la via Roberto Bertini quindi la 237 del Caffaro, quindi il resto della valle. Quei dossi, ce ne sono quattro in poco più di 100 metri, sono già stati oggetto di interrogazione al sindaco Aldo Armani, che qualche tempo fa ha risposto per iscritto affermando la regolarità della loro posa, decisa per tutelare la sicurezza di chi frequenta l’area, con il paese da una parte, un parco-giochi pubblico ed il lago dall’altra, anche «considerando circostanze quali il passaggio di mezzi di soccorso».

In aula

I consiglieri di minoranza però insistono, con una mozione che dovrebbe essere discussa entro fine aprile con la quale chiedono «l’ampliamento dei sistemi di sicurezza stradale, uniformi su tutto il territorio comunale». Indicano anche le soluzioni: «Quei quattro rallentatori, che non sono a norma, vanno rimossi – afferma il capogruppo Paolo Badillini –. Al loro posto vanno posizionati dei passaggi pedonali rialzati, rallentatori ad effetto ottico e, per garantire maggior sicurezza, i parcheggi laterali vanno sistemati a lisca di pesce». La stessa mozione suggerisce analoghe soluzioni anche in punti pericolosi presenti nelle altre frazioni del centro lacustre.

«Anche noi riteniamo sia giusto oltre che doveroso tutelare l’incolumità pubblica – aggiunge Badillini –. Intanto però io mi chiedo: e se con quei rallentatori non a norma qualcuno dovesse farsi del male? Chi ne risponderebbe?».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.