I pozzi della Caffaro sono sotto la telesorveglianza di A2a

La multiutility di Brescia ha ultimato i lavori: i cinque pozzi della cittadella industriale sono stati collegati con la Control room allestita in via Lamarmora
Caffaro, barriera idraulica telecontrollata
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I pozzi della Caffaro ora sono sotto la telesorveglianza di A2A. La multiutility della città ha infatti ultimato i lavori annunciati a novembre: i cinque pozzi (e gli impianti di abbattimento degli inquinanti, come i Pcb e il mercurio, contenuti nelle acque) della cittadella industriale sono stati collegati con la Control room allestita in via Lamarmora.

Il monitoraggio

A spiegare i vantaggi di questo monitoraggio innovativo è stato direttamente l’amministratore delegato di A2A Ciclo Idrico: «In questo modo – ha chiarito Tullio Montagnoli - sarà possibile controllare in tempo reale tutti i dati di funzionamento della barriera idraulica con possibilità di manovra, accensione o spegnimento dei pozzi».

Oltre alla verifica dello stato di funzionamento dei pozzi e al controllo della portata, il sistema ci consentirà di monitorare (grazie a sonde on-line) Ph, conducibilità, temperatura, carbonio organico totale e disciolto, colore, torbidità, sostanze organiche, azoto nitrico, spettro di assorbimento da 190 nm a 750 (la cosiddetta impronta dell'acqua, una sorta di carta d’identità idrica). In tutte le misure sono state impostate delle soglie di allarme e ad ogni alert un campionatore automatico raccoglie campioni d'acqua per le successive analisi di laboratorio necessarie all'individuazione delle sostanze che hanno causato l'allarme.

La gestione della barriera (il sistema di emungimento delle acque che crea una sorta di diga anti-veleni) era stata affidata all’azienda dal 1° novembre, in via provvisoria, fino a giugno 2025.

Interventi propedeutici

«Questi interventi sulla barriera idraulica – ha precisato il commissario straordinario del Sin Brescia-Caffaro, Mauro Fasano – sono propedeutici alla fase di demolizione dei capannoni del sito, perché gli in questo modo non si andrà ad interferire con i lavori del raggruppamento temporaneo d’impresa». Soddisfatta la sindaca Laura Castelletti, che ha ricordato come il dossier Caffaro sia stato “il primo ad essere stato affrontato a inizio mandato», garantendo «controllo e attenzione per la città».

L’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi ha invece rimarcato il rispetto dei tempi annunciati dal cronoprogramma, un segno di serietà verso i cittadini».

La prima fase del bando per la bonifica dell’area di via Nullo, lo ricordiamo, si è conclusa con la vittoria del consorzio guidato da Greenthesis: il raggruppamento d’impresa, tra fine mese e i primi giorni di maggio, entrerà in pieno possesso del sito per effettuare i rilievi sul campo e procedere così con la progettazione esecutiva.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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