Morti su strada, Brescia punta sulla prevenzione con 100mila euro

Francesca Marmaglio
I fondi, in arrivo grazie alla partecipazione al bando dell’Unione Province d’Italia, saranno impiegati per il Memorial Giorgio Botti, corsi di guida sicura gratuiti, campagne di sensibilizzazione e un concorso per le scuole
La presentazione del progetto - © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono attimi che possono cambiare una vita. Sono attimi legati a scelte fatte più o meno inconsapevolmente. Sottostimare un pericolo da una parte, perché si è giovani e spesso imprudenti, dall’altra perché forse nessuno ci ha insegnato a non esserlo.

Per questo da anni la provincia di Brescia, per contrastare le morti sulla strada, ha puntato sulla prevenzione. E così, quest’anno, gli sforzi fatti fino ad ora dalle amministrazioni e dalle associazioni, hanno raccolto i primi frutti. Grazie alla partecipazione al bando dell’Unione Province d’Italia la Provincia avrà a disposizione 100mila euro per la sicurezza stradale.
«Devo ringraziare tutti quelli che si sono impegnati. La nostra provincia è una delle 20 amministrazioni, a livello nazionale, destinatarie del contributo – ha detto il presidente Moraschini – . Avremo un occhio di riguardo per i ragazzi, ma estenderemo anche a tutta la comunità».

Memorial Giorgio Botti

I fondi saranno distribuiti per varie iniziative, una di queste è il Memorial Giorgio Botti, dedicato al giovane che ha perso la vita dopo essere salito su un auto da passeggero: corsi gratuiti di guida sicura il 10 e l’11 maggio, un concorso per le scuole a settembre e una campagna di sensibilizzazione a novembre.

A beneficiare di questo progetto sei comuni che coprono tutte le zone della Provincia: Sarezzo per la Valtrompia, Bovezzo per l’hinterland, Chiari per Franciacorta e Sebino, Mairano per la Bassa, Toscolano-Maderno per Garda e Valsabbia e Breno per la Valle Camonica.

«Questo fondo è una grande opportunità – ha detto Giacomo Zobbio, ideatore del progetto – perché ci permette di arrivare capillarmente in tutte le zone del nostro territorio. Siamo stati i primi a mettere attenzione non solo sul guidatore, ma anche sul passeggero: la consapevolezza può essere condivisa».
Ad occuparsi del corso l’autoscuola Pasini che accoglierà in turni da 25 partecipanti un totale di 600 corsisti.
Il percorso è come sempre supportato dall’associazione «Condividere la strada della vita Brescia» di Roberto Merli. Entusiasti i sindaci dei comuni partecipanti che hanno espresso in coro la soddisfazione di lavorare insieme per un tema che non ha colori politici.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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