La Guardia di Finanza incontra i giovani in vista del concorso

Oggi, 14 marzo, al liceo Arnaldo di Brescia la presentazione delle domande di accesso per l’ammissione di 1.198 allievi marescialli. Richieste da presentare entro il 26
Diventare maresciallo ispettore
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La Guardia di Finanza, chiamata dal dirigente scolastico, questa mattina sarà al liceo Arnaldo per parlare a una ventina di studenti. Messa così la notizia potrebbe far preoccupare qualche genitore, se non fosse che a chiamare le Fiamme gialle sono stati gli stessi ragazzi, interessati a una possibile carriera all’interno di uno dei corpi più specializzati del nostro Paese.

Il 26 marzo a mezzogiorno scade, infatti, il termine per la presentazione delle domande di accesso al concorso per l’ammissione di 1.198 allievi marescialli al 97esimo corso organizzato alla scuola Ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza de L’Aquila. «Per rilanciare il nostro concorso – spiega il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Brescia, Francesco Maceroni – abbiamo scelto due strade: diffondere con i giornali la notizia e scrivere una lettera ai dirigenti delle scuole superiori bresciane».

Il risultato è che 58 dirigenti finanzieri sono stati attivati per andare nelle scuole laddove richiesto dagli studenti, tant’è che con quello dell’Arnaldo, sono già una ventina gli istituti che, su invito degli stessi studenti, hanno ospitato e ospiteranno i militari in divisa grigia per avere dettagli sul concorso e su un possibile futuro nella Guardia di Finanza.

Requisiti

Per partecipare al concorso bisogna avere tra i 17 e i 26 anni non ancora compiuti, un diploma di scuola superiore, anche da conseguire purché nell’anno scolastico 2024-2025. Il corso prevede tre anni di formazione di base da allievo maresciallo, per conseguire una laurea in Operatore giuridico d’impresa, piano di studi economico-finanziario. Al termine del corso, gli allievi idonei sono avviati alla frequenza di un corso di qualificazione operativa per diventare ispettori, con il compito di eseguire in prima persona le attività investigative.

Ma perché un giovane bresciano dovrebbe voler fare il finanziare? «Per convincerli servono poche parole d’ordine – spiega il comandante Maceroni – : competenza, preparazione, professionalità, transnazionalità, curiosità e fantasia. Queste le peculiarità di un finanziere oggi, che per un giovane credo siano gli elementi per scegliere un lavoro che vada al di là di una funzione che deve remunerare un sacrificio; per tornare a casa la sera – conclude – e rendersi conto di essere stato utile per la società».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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