Guardia di Finanza, Ats e Asst firmano il protocollo d’intesa a tutela delle risorse pubbliche

Marco Papetti
L’obiettivo è fare rete tra amministrazioni della sanità e GdF per meglio individuare eventuali usi illeciti di denaro pubblico in ambito sanitario, a partire dai fondi del Pnrr
Il momento delle firme sul protocollo d'intesa - © www.giornaledibrescia.it
Il momento delle firme sul protocollo d'intesa - © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono i fondi Pnrr, ma non solo, al centro del «Protocollo d’intesa a tutela delle risorse pubbliche» firmato stamattina dalla Guardia di Finanza, dall’Ats di Brescia e dalle Asst Spedali Civili, Franciacorta e Garda. Un protocollo triennale, finalizzato a fare «rete» tra amministrazioni della sanità e GdF per meglio individuare eventuali usi illeciti di denaro pubblico in ambito sanitario, a partire dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, di cui solo il Civile, per citare una delle tre Asst, beneficia per circa 79 milioni di euro, tra investimenti per grandi attrezzature, sistemi informativi e rete territoriale.

Ma sotto la lente ci sono anche potenziali condotte illecite che riguardino risorse del «Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr e dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione Europea», spesa sanitaria, contratti pubblici, procedure d’appalto, autorizzazioni e concessioni, nonché «il contrasto dell’indebita esenzione del ticket sanitario» e vari altri ambiti, da irregolarità nella filiera alimentare a violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro.

Integrazione

Nel concreto, il protocollo disciplina e implementa lo scambio di dati e informazioni tra enti sanitari, Guardia di Finanza ed eventuali altri soggetti: «La parola chiave è integrazione - ha detto il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Maceroni -. I finanziamenti pubblici devono essere uno stimolo a collaborare e a ragionare in termini di prevenzione. È opportuno che sia stimolata un’azione sinergica: se le amministrazioni si parlano conoscono meglio le dinamiche e la fisiologia di un territorio e di un sistema in cui trovare situazioni che possono preoccupare». L’intesa firmata stamattina dà seguito a un protocollo stipulato nel 2022 tra la Regione e il Comando regionale della GdF: «Non facciamo altro che applicare e personalizzare sul nostro territorio questo protocollo - ha spiegato il direttore generale di Ats Brescia Claudio Sileo -. Il protocollo dà ai cittadini il messaggio che le istituzioni si parlano ed implica un lavoro a monte e a valle che stringe di più la corda a tutela del cittadino».

È d’accordo il direttore generale dell’Asst Spedali Civili Luigi Cajazzo: «Il controllo nelle attività pubbliche non è un'attività accessoria, ma uno degli elementi del nostro lavoro: abbiamo il dovere di rafforzarlo, questa collaborazione con la Guardia di Finanza dà un’opportunità in più, attraverso scambi di flussi informativi e riunioni periodiche».

Formazione

Altro aspetto del protocollo, oltre allo scambio di dati, è l’attività di formazione, che prevede iniziative didattiche per il personale coinvolto, un elemento sottolineato dai direttori generali delle Asst di Franciacorta e Garda Alessandra Bruschi e Roberta Chiesa: «Le nostre aziende hanno subìto negli ultimi anni un grande turnover di personale, il tema dei controlli è centrale ma lo è anche quello della formazione e delle competenze», ha ricordato la prima. Necessità formativa resa ancora più urgente dalla gestione del Pnrr: «Come Asst ci troviamo a gestire un’enorme quantità di fondi legati al Pnrr e abbiamo il compito di fare approfondimenti che prima non dovevamo fare», ha spiegato la direttrice generale dell’Asst Garda Chiesa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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