Green Box, le petizioni spaccano ancora la commissione

Paolo Gregorio
La maggioranza non accoglie la richiesta di revoca del nuovo sistema; l'opposizione: «È una presa in giro»
Un green box a Urago Mella - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Un green box a Urago Mella - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Le posizioni sul nuovo sistema di raccolta porta a porta del verde – che tante polemiche e confronti ha suscitato anche tra i cittadini – restano distanti e infiammano ancora il dibattito nella commissione congiunta Ecologia e Bilancio.

La maggioranza difende e conferma il nuovo sistema (pur accogliendo alcune indicazioni dei cittadini), la minoranza ribadisce la sua contrarietà. La relazione del presidente della commissione Ecologia Roberto Cammarata in merito alle due petizioni (firmate da oltre quattromila persone) che chiedono sostanzialmente il ripristino dei green box ha passato il vaglio, ma la minoranza non l’ha votata e Mattia Margaroli (capogruppo di Fratelli d’Italia) ne ha chiesto addirittura il ritiro. 

Richieste

La maggioranza nella relazione da inoltrare al Consiglio comunale, non accoglie la richiesta di revoca del sistema, ma chiede comunque l’invio delle due petizioni alla Giunta e di prendere in considerazione alcune indicazioni dei cittadini, come verificare altre opzioni di riduzione delle tariffe (già ridotte dalla Loggia con l’entrata in vigore della tariffazione puntuale rimandata al 2025) e di implementare i controlli verso i comportamenti incivili del conferimento fuori cassonetto.  

La minoranza, da sempre contraria al nuovo sistema, boccia la relazione «perchè va nella direzione opposta a quel che la gente chiede». Margaroli affonda: «Prendetevi il coraggio di dire ai cittadini che non inviate la relazione in Giunta perché tanto il sistema non lo cambierete. Se la inviaste, li prendereste solo in giro». Cammarata replica: «Lei dice che io non ho riportato la richiesta effettiva dei cittadini ma invece l’ho fatto. E ed è altrettanto chiaro che non si revoca il sistema ma si rimanda ad un approfondimento sulla parte economica e sui controlli».

Confronto

Concorda con Margaroli il leghista Massimo Tacconi: «La raccolta porta a porta del verde implica costi maggiori, personale in più e non ha benefici per l’ambiente. Tutte e due le petizioni chiedono il ritiro dei green box. Per il bene della città si cambi». E così pure Fabio Rolfi: «È impossibile condividere una relazione che va nella direzione opposta a quello che la gente chiede. Non mi illudevo si facesse una totale inversione, ma che si aprisse un confronto, e si aspettasse a completare un iter così complesso».

Le conclusioni all’assessore all’Ambiente Camilla Bianchi: «Da un’indagine di soddisfazione fatta da Aprica durante la sperimentazione è emerso che il nuovo sistema è apprezzato quanto i green box». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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