Vincita da 100mila euro, due tabaccherie se la contendono
![A Manerba sono stati vinti 100mila euro con un biglietto del Gratta e Vinci - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h2vytdv65wwh1dgl0f/0/a-manerba-sono-stati-vinti-100mila-euro-con-un-biglietto-del-gratta-e-vinci.webp?f=16%3A9&w=826)
Un biglietto vincente e due tabaccherie che ne rivendicano la vendita. A Manerba, la fortuna da 100mila euro ha acceso un piccolo giallo: in quale tabaccheria è stato davvero acquistato il tagliando del Gratta e vinci così fortunato?
La ricostruzione
Senza far nomi, le chiameremo tabaccheria «a» e «b». Nei giorni scorsi la tabaccheria «a» ha diffuso la notizia della vincita, esponendo una fotocopia ingrandita del biglietto. Ieri, però, la tabaccheria «b» ha smentito, rivendicando la giocata vincente. A supporto di quest’ultima versione ci sarebbero due elementi: il certificato dei Monopoli, che attesta la vincita al 29 gennaio, e la data riportata sotto la fotocopia del tagliando esposta nella tabaccheria «a», 17 gennaio. Per un attimo si è pure ipotizzata la presenza di due biglietti vincenti, ma la possibilità era davvero remota: la probabilità di una vincita così alta alla lotteria Speed Cash è di 1 su 7,68 milioni. Putiferio. Da un lato i titolari della tabaccheria «a», che non volevano certo «scatenare il caos» e ora preferirebbero lasciarsi tutto alle spalle. Dall’altro quelli della tabaccheria «b», pronti a festeggiare la vincita.
Le verifiche
Come è andata, davvero? A sbrogliare la matassa ci pensa il portale dove è possibile verificare le vincite. Qui risulta che a Manerba, tra il 13 e il 19 gennaio, non sono state registrate vincite di quell’entità e nemmeno nelle settimane precedenti, mentre ce ne è stata una nella settimana del 29 gennaio.
Il sospetto è dunque che il biglietto sia stato acquistato nella tabaccheria «b» e poi verificato (ossia esibito al ricevitore per ottenere la conferma telematica del colpaccio) nella tabaccheria «a», che avrebbe così scoperto la vincita. La possibilità di effettuare la verifica in una rivendita differente da quella in cui si è acquistato il tagliando fortunato è pacificamente ammessa. Tornando alle date, il tagliando sarebbe stato comprato prima del 17 gennaio, giorno in cui chi l’aveva acquistato lo ha fatto controllare scoprendo la vincita. Da qui la decisione della tabaccheria «a» di fotocopiarlo ed esporlo, pur senza la certificazione dei Monopoli, che invece è stata in seguito inviata alla tabaccheria «b».
La data della vincita
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la data della vincita non è riferita al giorno di vendita né al momento in cui questo viene verificato, quanto piuttosto al momento in cui il biglietto stesso, di così significativo importo, viene presentato all’ufficio Premi o in una filiale Intesa Sanpaolo per la riscossione. Appare dunque plausibile ritenere che il fortunato acquirente proprio il 29 gennaio si sia recato allo sportello bancario.
Se così fosse, in un certo senso, entrambe le tabaccherie potrebbero considerarsi fortunate. Ma i Monopoli hanno certificato un’unica vincita, legata al biglietto venduto nella tabaccheria «b», che resta quindi l’unica a poterla ufficialmente rivendicare.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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