Gli alpini di Bottonaga compiono 50 anni: l’abbraccio festoso della città
Gli alpini di Bottonaga celebrano oggi i loro cinquant’anni di fondazione, con l’abbraccio di tutta la città. Prima l’alzabandiera, all’esterno delle nuova sede che si affaccia sul parco Pescheto, poi con la sfilata per via Corsica e via Zara fino ad arrivare alla chiesa San Giovanni Bosco, accompagnati dalle note della Fanfara Star of Alps di Villanuova. Don Diego, il parroco, ha poi celebrato la messa. A rappresentare l’amministrazione comunale l’assessore Valter Muchetti, che ha indossato, per l’occasione, la fascia tricolore.
Il capogruppo della sezione di Bottonaga, Roberto Cristani ha fatto gli onori di casa durante i discorsi ufficiali, rimarcando un aspetto: in 50 anni gli alpini di Bottonaga sono passati da trenta a ottanta, e ha elogiato due decani dell’associazione: i «nostri» - intesi come penne nere del nostro giornale - Giancarlo Buizza e Massimo Cortesi. «Gli alpini - ha dichiarato Muchetti - rappresentano un presidio importante nella comunità, un punto di riferimento, per i valori che trasmettono quali la solidarietà, l’amicizia, lo stare insieme e l’agire per il bene comune. Ne è un esempio la Scuola Nikolajewka».
Verso l’adunata di Vicenza
Sono quindi intervenuti il vicepresidente Franco Richiedei e Luigi Lechi, consigliere nazionale Ana che ha ricordato come la giornata di oggi rappresenti anche l’avvio della prossima adunata di Vicenza, cui gli alpini bresciani non mancheranno di essere presenti in gran numero.
Per spiegare «alle nuove generazioni, con il nostro impegno in tempi di pace e di guerra, cosa fanno gli alpini». Durante la sfilata l’affetto dei bresciani non è mancato, tra applausi e sventolare di bandierine, e tante persone, compresi molti stranieri, che hanno ripreso il passaggio festoso delle penne nere con i loro smartphone.
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