Due candidature per il tribunale di Brescia e movimenti in Procura
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Chi conosce da dentro il mondo della giustizia assicura: «È un fenomeno generale. Poche domande per posti direttivi e semidirettivi giudicanti». In questo quadro Brescia non fa eccezione. Sono infatti solo due le candidature rimaste in piedi per diventare presidente del tribunale dopo il pensionamento di Vittorio Masia. Patrizia Ingrascì, oggi coordinatore della seconda sezione penale di Bergamo, e Massimo Antonio Orlando, già presidente del tribunale di Livorno poi al Ministero della giustizia e ora nuovamente a Livorno come giudice.
Altri movimenti
Il Csm dovrebbe decidere a breve, a distanza di quasi un anno dall’addio del precedente presidente Masia andato in pensione ad aprile. Ma non è l’unico movimento a Palazzo di giustizia. Se è vero che da qualche settimana la Corte d’appello ha una nuova presidente, Giovanna De Rosa, è altrettanto vero che la nomina decisa dal Consiglio superiore della magistratura è stata impugnata al Tar da colleghi che erano in corsa e che sono stati esclusi. In attesa della decisione dei magistrati del Tar la presidente resta ovviamente al suo posto.
![Giovanna De Rosa, presidente della Corte d'appello - © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h797sk9sq94cxpldyj/0/giovanna-de-rosa-presidente-della-corte-d-appello.webp?f=16%3A9&w=800)
La pm del caso Cellino
Chi invece ha le valige pronte è Erica Battaglia, sostituto procuratore dell’antimafia che ha scelto di trasferirsi a Reggio Calabria. È stata, tra i tanti fascicoli avuti in questi anni, la pm del caso Cellino e poi del caso dell’architetto di Putin Lanfranco Cirillo. Ma recentemente anche dell’inchiesta sul broker Marco Savio e prima ancora su Berlusconi market, il bazar virtuale attivo nel dark web dove si vendevano armi, droga e documenti falsi. Prendono invece la strada della Procura dei minori due altre pm: Benedetta Callea – oggi titolare dell’inchiesta sulla neonata morta a Desenzano – e Carlotta Bernardini – tra le inchieste quelle che ha portato in aula 94 ultras per gli scontri post Brescia-Cosenza – si alterneranno alla Procura dei minori di Brescia per una nuova esperienza professionale.
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