Corteno Golgi accoglie i giovani ucraini per una settimana di gioia

Giuliana Mossoni
Una novantina di ragazzi partiti dall’est del Paese hanno trascorso alcuni giorni nella colonia Comerio con Caritas Sondrio
I ragazzi ucraini dai 7 ai 17 anni che sono stati ospitati alla colonia Comerio - © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi ucraini dai 7 ai 17 anni che sono stati ospitati alla colonia Comerio - © www.giornaledibrescia.it
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Farli sorridere, ridere e parlare solo di cose belle: è questo, in modo non semplicistico, l’obiettivo del progetto «Insieme è più bello», promosso dalla Caritas Italiana, che prevede l’ospitalità di alcune centinaia di bambini e ragazzi ucraini, che stanno vivendo in maniera diretta la guerra, nel nostro Paese. Centouno di loro, 91 giovani e dieci accompagnatrici, sono stati ospiti nei giorni scorsi della colonia Comerio di Corteno Golgi, dove hanno potuto vivere una settimana in montagna, tra aria fresca e giochi, prima di trasferirsi a Pesaro per altri sette giorni al mare.

Il gruppo, proveniente prevalentemente dall’est dell’Ucraina, dove sono in corso i combattimenti, è stato accolto domenica scorsa da operatori e volontari della Caritas diocesana di Como, sede di Sondrio, che si sono occupati di loro per tutta la permanenza. Lunedì, in occasione della festa di accoglienza, ha fatto loro visita anche il sindaco cortenese Giuseppino Lippi, insieme all’assessore di Aprica Alessandro Damiani.

I volontari che hanno seguito i ragazzi ucraini durante il loro soggiorno camuno - © www.giornaledibrescia.it
I volontari che hanno seguito i ragazzi ucraini durante il loro soggiorno camuno - © www.giornaledibrescia.it

Sentimenti

I ragazzi, tra i sette e i diciassette anni, tutti provenienti da famiglie diverse, sono partiti dall’Ucraina venerdì scorso, hanno trascorso un giorno di passaggio in Polonia e sono poi arrivati a Corteno intorno alle 16. Tutti i loro padri sono coinvolti nel conflitto, come militari o come medici. Nelle famiglie, hanno raccontato, non si parla d’altro da anni, di giorno e di sera, impossibile argomentare diversamente quando fuori dalla porta si sentono spari ed esplosioni e si teme per la propria vita e per quella di genitori e fratelli.

È stato toccante, per tutti, sentir parlare di come si vive in una zona di guerra: troppo spesso, quanto raccontato in Italia dai media appare troppo lontano, poco o nulla riesce a colpire nel cuore e nella mente. Ma l’obiettivo dell’iniziativa, dopo il primo confronto, era completamente diverso: far vivere ai giovani ucraini esperienze positive, reinsegnare loro a sorridere e parlare di cose belle, offrendo momenti di sollievo e di gioia e facendo conoscere ragazzi nuovi, con i quali stringere amicizia. Non solo, il fine della Caritas è anche quello di essere una testimonianza sul territorio, di sensibilizzare le comunità che accolgono coinvolgendo anche le associazioni locali con incontri mirati.

A colori

Il gruppo ha visitato l'Aprica e ha partecipato alla Festa dei colori - © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo ha visitato l'Aprica e ha partecipato alla Festa dei colori - © www.giornaledibrescia.it

Il gruppo di ucraini, ad esempio, ha visitato l’Aprica e partecipato alla Festa dei colori, mentre a Corteno è stata effettuata una passeggiata alla scoperta della natura che circonda la colonia. Alla sera nuove attività ludiche, tra cui anche balli con musica da discoteca e giochi per imparare a conoscersi meglio.

A occuparsi dell’organizzazione del periodo è stata la Caritas Sondrio, con tre operatori più 13 giovani animatori sia italiani sia ucraini delle province di Sondrio e Como.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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