CronacaGarda

Sicurezza in acqua, i consigli della Guardia Costiera del Garda

Simone Bottura
In occasione della Giornata mondiale della prevenzione dell’annegamento al via il tour di sensibilizzazione nelle principali piazze del lago. Nel Garda sono quattro i morti nel 2024, ben 51 negli ultimi sei anni
Nuotare in sicurezza: i consigli della Guardia Costiera
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In occasione della Giornata mondiale della prevenzione dell’annegamento, istituita nel 2021 delle Nazioni Unite e celebrata il 25 luglio, la Guardia Costiera del Garda ha dato il via al suo tour di sensibilizzazione nelle principali piazze del lago, dove durante l’estate saranno allestiti infopoint mobili con pannelli informativi in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) riportanti i consigli utili a diportisti e bagnanti.

La Giornata mondiale della prevenzione dell’annegamento

La ricorrenza è stata istituita per accrescere la consapevolezza dell’importanza delle strategie di prevenzione salvavita e ridurre le morti che si possono, appunto, prevenire. Il motto della Giornata mondiale è: «Ogni annegamento è prevedibile. Esistono soluzioni». Questo vale anche sul lago di Garda. «Quando ci chiedono se il lago è pericoloso - dicono alla Guardia Costiera di Salò - rispondiamo che il lago diventa pericoloso solo nel momento in cui chi lo frequenta non adotta le opportune precauzioni per un approccio consapevole e sicuro». Basta seguire i consigli per una balneazione sicura per ridurre al minimo ogni rischio o pericolo.

  • La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda
    La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
  • La Guardia costiera sul lago di Garda (foto di archivio) - © www.giornaledibrescia.it
    La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
  • La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda
    La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
  • La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda
    La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
  • La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda
    La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
  • La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda
    La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
  • La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda
    La Guardia costiera al lavoro sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it

Il vademecum per una balneazione sicura

Prudenza, conoscenza dell’ambiente e rispetto delle regole. Sono le parole d’ordine per una balneazione sicura. I nostri laghi, come il Garda e il Sebino, hanno le caratteristiche tipiche dei bacini alpini, con acque fredde e profonde, che richiedono un approccio consapevole.
È imprudente, ad esempio, tuffarsi nel lago (che presenta acque più fredde di quelle del mare o delle piscine) quando si è accaldati, dopo una lunga esposizione al sole. Si rischia l’idrocuzione, shock termico che può rivelarsi fatale. «Dopo l'esposizione al sole, entrare in acqua progressivamente», si legge sui volantini diffusi dalla Guardia Costiera. Che riportano altre regole per un bagno sicuro: «Mai nuotare per lunghe distanze da soli; non uscire dalla zona di sicurezza per la balneazione; non allontanarti dalla spiaggia oltre 50 metri con materassini o ciambelle; in immersione utilizzare la boa segnaletica; non fare il bagno se non sei in perfette condizioni psicofisiche». Infine la madre di tutte le regole: «Prima del bagno attendere almeno 3 ore dall'ultimo pasto».

Nel Garda quattro annegati in un mese

Sono quattro i morti nel Garda nel corso del 2024. L’ultima tragedia la sera del 16 luglio: una donna di 56 anni e il figlio di 19, profughi ucraini residenti in Trentino, sono annegati a Riva del Garda. Erano entrati in acqua per un bagno e non sono più riemersi. Li hanno recuperati il giorno dopo i vigili del Fuoco.

La sera prima, il 15 luglio, era annegato a Torri un cittadino dello Sri Lanka di 44 anni, inghiottito dalle acque durante un bagno notturno. Il 22 giugno era morto al largo di Gargnano, dopo un tuffo dalla sua barca, Tommaso Zhu, all’anagrafe Zhu Guozheng, anche lui 44enne, barista a Toscolano Maderno. Il suo corpo fu recuperato quattro giorno dopo dai Volontari del Garda.

Nel Garda 51 decessi in 6 anni

Negli ultimi 6 anni, dal 2019 ad oggi, sono già 51 i decessi (sono esclusi i suicidi), quasi tutti annegati. Il 2022 è stato un anno nero per la balneazione sul Garda, con ben 15 morti. Sono dati diffusi dalla Guardia Costiera, presente sul Garda da 25 anni (per celebrare l’anniversario lunedì 29 luglio sarà a Desenzano il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini).

Le statistiche non ne danno conto, ma sono molte di più sono le vite salvate grazie ai provvidenziali interventi dei guardacoste di stanza a Salò, agli ordini del comandante Antonello Ragadale, che dal 2019 ad oggi hanno effettuato sul Garda 651 interventi di soccorso, assistendo 470 mezzi e soccorrendo ben 1.308 persone. Tantissimi i velisti, i surfisti o gli sportivi sorpresi dal temporale e recuperati mentre erano allo stremo delle forze. Eppure basterebbe consultare una qualsiasi app meteo per evitare rischi enormi oltre che inutili.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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