Giocare per stare meglio, arriva la «videogame therapy» a Bedizzole

Giocare ai videogiochi per stare meglio. È la scommessa della «videogame therapy», approccio terapeutico che impiega console, joystick e mondi virtuali per lavorare sul benessere emotivo, relazionale e cognitivo. A proporla sul territorio è la cooperativa «Un sole per tutti», che ha appena lanciato a Bedizzole il progetto Pixel mind: un nuovo servizio dedicato ai ragazzi e alle ragazze tra i 12 e i 17 anni.

Il progetto

Si parte con un percorso in cinque incontri da un’ora ciascuno, a cadenza settimanale, rivolto a piccoli gruppi (minimo tre, massimo sei partecipanti). Il primo ciclo prenderà il via nelle prossime settimane. Il cuore dell’iniziativa è semplice e ambizioso al tempo stesso: costruire uno spazio in cui i videogiochi diventano occasione per socializzare, imparare a gestire le emozioni, affrontare difficoltà e allenare la mente in modo divertente e coinvolgente.

La videogame therapy non è una novità assoluta, ma resta un campo ancora poco esplorato, soprattutto nei contesti educativi. Il metodo prevede un colloquio iniziale per definire insieme obiettivi e bisogni, la scelta dei titoli più adatti tra quelli disponibili e una serie di sessioni guidate da un terapeuta qualificato. In ogni incontro si gioca, sì, ma con uno scopo preciso: stimolare attenzione, memoria, collaborazione, empatia. L’esperienza può rivelarsi utile anche per ragazzi con difficoltà scolastiche o comportamentali, in contesti di stress, ansia o neurodivergenza.

Il percorso è pensato come supporto psicoeducativo, non come terapia tradizionale: un modo alternativo e rispettoso per aiutare i giovani a esprimersi, confrontarsi, stare insieme.

Per chi è curioso di saperne di più, mercoledì 16 aprile alle 20.30 è previsto un incontro dimostrativo aperto al pubblico, negli spazi dell’hub Pixel mind in via De Gasperi 45, a Bedizzole. Informazioni al numero 327.3097859.