Giardino pensile e fotovoltaico sul tetto degli alloggi sociali di Sanpolino

Stefano Zanotti
Sono iniziati i lavori per rifare la copertura dell’edificio comunale in via Cavellini/Fasser, che saranno svolti in tre fasi
  • Gli alloggi di housing sociale a Sanpolino
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Sono iniziati i lavori sul tetto dell’edificio comunale che comprendere 38 alloggi di housing sociale in via Cavellini/Fasser nel quartiere Sanpolino.

L’intervento prevede tre fasi, che saranno eseguite una dopo l’altra in sequenza temporale: si è partiti con il rifacimento della copertura e successivamente si realizzeranno un giardino pensile e un impianto fotovoltaico.

«Grazie a un approccio profondamente umano tante famiglie non avranno più problematiche legate alle infiltrazioni – sottolinea l’assessore all’Housing sociale Alessandro Cantoni –. È un intervento che impatta in maniera positiva sulla vita dei cittadini ed è l’esempio di come le sfide del presente possano essere opportunità per il futuro».

Complessivamente per la realizzazione del progetto verranno spesi 584.200 euro: di questi, 445mila serviranno per la manutenzione straordinaria edile e impiantistica (risorse comunali), 110mila per la realizzazione del tetto verde (88.200 euro risorse comunali e 21.800 finanziati da Fondazione Cariplo) e 29.200 per l’impianto fotovoltaico. «I lavori finiranno tra settembre e ottobre», precisa l’ingegnere Francesco Cammarata, tecnico del Settore Edilizia abitativa pubblica della Loggia.

La creazione del giardino pensile s’inserisce all’interno del progetto «Un filo naturale» del Comune di Brescia e supportato da Fondazione Cariplo. La volontà è quella di realizzare tetti verdi pilota come strumento di adattamento ai cambiamenti climatici. L’intervento a Sanpolino consentirà di ridurre l’isola di calore urbana: nello specifico la temperatura dell’estradosso della copertura passerà da 50-85 gradi a 25-30 e la vegetazione permetterà di catturare e trattenere le sostanze inquinanti.

«Con questo intervento confermiamo la volontà di andare verso una città oasi e spugna, che deve essere dei cittadini – spiega l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi –. È un lavoro culturale sul territorio, utile anche per conservare la biodiversità».

L’idea dell’Amministrazione comunale è di proseguire su questa linea: «Dimostriamo di avere grande capacità progettuale e con questa strategia arriveremo a diversi tetti verdi, indispensabili per la transizione climatica», sottolinea la sindaca Laura Castelletti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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