GenZ: «Il lavoro non può assorbire tutte le nostre giornate»
Il 63% dei giovanissimi vuole un altro impiego: per otto su dieci sono fondamentali gli orari
Un gruppo di giovani - Foto generica
«Secondo loro devo lavorare come un forsennato per pochi spiccioli e condurre una vita di privazioni sociali?». Si infiamma Eliseo, 22enne, bresciano di seconda generazione impiegato nella contabilità per un’azienda. Il suo è più che uno sfogo, è un postulato ricorrente tra gli ultimi arrivati nel mondo del lavoro. Ma chi sono i «loro» a cui si riferisce? «I capi, i dirigenti, tutte le vecchie generazioni». Precari Perché sul mondo del lavoro lo scontro che va consumandosi almeno dal 2020 in poi
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