Gelmini a Nordio: «L’ampliamento del carcere di Verziano intervento urgente»

Mariastella Gelmini, capo delegazione al Senato per Noi Moderati, torna a parlare di carceri e lo fa interrogando il ministro Nordio durante il question time.
«Le condizioni nelle quali versano le carceri italiane, a partire dal problema del sovraffollamento, non nascono di certo con questo governo, ma è un’emergenza che ci portiamo dietro da decenni. L’esecutivo Meloni ha affrontato alcune questioni, mediante per esempio la nomina di un Commissario per l’edilizia carceraria o grazie al decreto carceri, con cui sono stati assunti più agenti di Polizia Penitenziaria, o al ddl Sicurezza, nel quale sono stati previsti sostegni per l’apprendistato e l’attività lavorativa dei detenuti. Eppure c’è ancora tanto da fare. Questo vale anche per le strutture bresciane, penso soprattutto a Canton Mombello, nel quale si contano 200 detenuti in più rispetto ai posti letto disponibili. A gennaio abbiamo accolto con sollievo la notizia che il Ministero delle Infrastrutture avrebbe destinato 40 milioni di euro all’ampliamento del carcere di Verziano. Un progetto che darebbe il via alla costruzione di un nuovo padiglione con 350 posti letto, al posto dell’attuale cortile. Un ampliamento urgente, che consentirebbe di trasferire a Verziano gran parte dei detenuti di Canton Mombello. Necessarie, inoltre, anche l’acquisizione dei terreni agricoli circostanti e la ricostruzione del muro di cinta della casa di reclusione che ad oggi risulta fatiscente e troppo basso per i vigenti standard di sicurezza. Realizzare nuovi spazi è fondamentale anche per lo svolgimento delle attività formative, sportive e lavorative dei detenuti. Strumenti indispensabili per far sì che la pena sia davvero rieducativa, così come previsto dalla Costituzione. Sappiamo che le competenze dell’attuazione di quest’opera appartengono a enti diversi, ma siamo soddisfatti dell’impegno assunto dal ministro Nordio al fine di coordinare l’attività e vigilare sul rispetto dei tempi di realizzazione. Brescia e la Lombardia hanno bisogno di risposte piuttosto urgenti».
La risposta di Nordio
«Sugli interventi strutturali dei due istituti bresciani, a fronte della complessità degli interventi programmati e in corso di esecuzione, non ci sono molte novità rispetto a quanto già abbiamo riferito in precedenza» ha iniziato il ministro Nordio nella risposta. «Con riferimento al carcere di Verziano il progetto per l'ampliamento dell’istituto, che allo stato ha una capacità detentiva pari a 220 posti, consentirà di mantenere adeguati spazi per l'espletamento delle fondamentali attività trattamentali in favore della popolazione detenuta».
Sulle tempistiche il ministro ha poi precisato: «Il MIT ha comunicato che la conclusione della procedura di affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell'esecuzione dei lavori è stimata entro il dicembre del 2025. Segnalo che, in occasione di due recenti incontri tenutisi presso la prefettura di Brescia il 19 marzo e a Canton Mombello, il provveditore alle opere pubbliche della Lombardia ha confermato la disponibilità di complessivi 38 milioni di euro per dar corso a tale progettualità con la seguente programmazione: 90 giorni per la definitiva, 2 mesi per la verifica e l'approvazione della progettazione, 3 mesi per la gara e l'affidamento, 3 anni e mezzo per l'esecuzione dei lavori. Si è concordato, pertanto, di procedere subito e senza ritardi ulteriori per questa soluzione, avviando la progettazione definitiva, secondo la programmazione appena indicata».
Nordio ha poi replicato anche sulla necessità di acquisire le aree private esterne. «In occasione dell'incontro tenutosi in prefettura a Brescia è riemersa anche l'opportunità di acquisire le aree private esterne, contigue all'attuale struttura penitenziaria, per poter realizzare spazi per attività sportive e lavorative, che, come abbiamo detto mille volte, sono le uniche che possono veramente introdurre e confermare il principio della rieducazione del detenuto. Lavoro e sport presuppongono spazi; questi spazi cercheremo di acquisirli. Ci sarà la riperimetrazione della cinta muraria, che è in condizioni precarie, con la contestuale sistemazione dei tratti esistenti».
Infine sui rapporti con il Comune di Brescia. «Concludo dicendo che - come lei giustamente ha riferito - non si tratta di una competenza esclusivamente del Ministero, ma è una competenza collegiale, o meglio collettiva, sulla quale stiamo cercando di intervenire, interloquendo soprattutto con il Comune che è il nostro miglior interlocutore. Se troveremo e soprattutto il commissario straordinario per l'edilizia carceraria troverà, come sta trovando, la necessaria attenzione, spero anche che questi tempi possano essere abbreviati».
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