CronacaBassa

Joker incontra Naruto: al Gardacon la fantasia è una cosa seria

Marco Papetti
A Montichiari tutti pazzi per la fiera dei cosplay. E tra manga e videogiochi spuntano pure i vecchi computer
Gardacon in fiera a Montichiari
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La fantasia è una cosa seria. Mentre osserva i padiglioni gremiti di supereroi, spade laser, mantelli e personaggi da fumetto, il visitatore ha pochi dubbi. Persone di ogni età affollano gli spazi del Centro Fiera di Montichiari, per questo weekend casa del «Gardacon», la fiera del fumetto, del videogioco, dei social media e della cultura pop divenuta negli anni un appuntamento irrinunciabile per migliaia di appassionati. Si varca l’ingresso e un mondo colorato si squaderna, dove la finzione diventa reale e l’inconsueto normale.

Capitan Uncino, algido come suo solito, scruta dall’alto il via vai intorno a sé, dove può capitare di imbattersi in uno scambio di saluti tra un Joker dai capelli verdi e una sorridente Rapunzel. Tra la folla, innumerevoli Naruto e altri personaggi manga. È il fenomeno dei cosplay, il più veloce a saltare agli occhi quando si visitano eventi di questo tipo: persone che si vestono come i loro beniamini di cartoni, fumetti e film. Al «Gardacon» ce ne sono moltissimi, di ogni età: si aggirano tra gli stand raggianti dei propri costumi, ben disponibili a concedersi alle fotografie.

Visitatori impegnati nel gioco - © www.giornaledibrescia.it
Visitatori impegnati nel gioco - © www.giornaledibrescia.it

«Ci piace che ci chiedano fotografie, per noi è una soddisfazione visto che ci confezioniamo gli abiti da soli – spiega una coppia di ragazzi –. Ne facciamo uno nuovo all’anno, traendo ispirazione dai personaggi del momento. Per noi è soprattutto goliardia».

In famiglia

Due visitatori travestiti - © www.giornaledibrescia.it
Due visitatori travestiti - © www.giornaledibrescia.it

Per molti si tratta infatti di un gioco, un modo per incarnare un mondo fantastico che fa tornare bambini. Molti lo fanno addirittura in famiglia, come un allegro clan di personaggi di Star Wars che unisce due generazioni familiari nel gioco del cosplay: «È nato tutto per scherzo in occasione di un compleanno», raccontano. Un’altra famigliola si nasconde invece dietro a perfetti costumi da Power Rangers: «Erano una mia passione da piccolo, l’ho passata a mio figlio e abbiamo coinvolto tutta la famiglia», spiega il papà di due bimbi, in maschera al «Gardacon» con la mamma e lo zio.

Quanto all’offerta, tra i padiglioni della fiera c’è davvero di tutto: espositori di gadget, manga, fumetti, videogiochi, persino un ring per il wrestling e una pedana per duelli con le spade. Per i più piccoli (ma non solo) un ricchissimo padiglione dove giocare con i lego e ammirare piccoli capolavori di ingegneria coi mattoncini. Mentre ovunque si diffondono le note di sigle dei cartoni animati, ci si può anche fermare a giocare con videogame di indimenticate sale giochi. Non solo: al banchetto di Retro campus, un’associazione culturale che divulga la «storia dell’informatica e del videogioco», vetusti computer del secolo scorso si prestano a nuove e impensate funzioni, come la ricerca su ChatGpt. È la conferma: la fantasia è una cosa seria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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