Garda e Valsabbia per un anno saranno in stato di emergenza

Simone Bottura, Ubaldo Vallini
L’ha deliberato il Governo in seguito al maltempo di settembre: Gargnano è uno dei paesi ancora alle prese con gli effetti delle frane
Maltempo, ok allo stato di emergenza
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Il Governo ha deliberato, su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, lo stato di emergenza per 12 mesi nei Comuni della provincia di Brescia colpiti dagli eventi meteorologici verificatisi nei giorni dall’8 al 12 settembre.

Per far fronte a fabbisogni più urgenti è stato previsto, a livello nazionale, uno stanziamento di due milioni e 800mila euro a e  valere sul Fondo per le emergenze nazionali.

Gargnano e l’Alto Garda

Nella nostra provincia, tra i Comuni più colpiti dal maltempo settembrino c’è Gargnano, che è ancora alle prese con diverse emergenze. Tra queste la chiusura della Sp 9 per la Valvestino, dove il 9 settembre si sono verificati quattro distinti eventi franosi, tutti in territorio gargnanese, che hanno reso inagibile la strada, crollata in alcune parti.

Da allora le comunità di Valvestino e Magasa sono isolate dal versante gardesano e collegate al resto del mondo solo tramite il percorso che transita da Capovalle e dal lago d’Idro. Sulle quattro frane sta lavorando il Settore Strade della Provincia di Brescia con importanti opere di consolidamento e messa in sicurezza, ma ancora non si è riusciti a riaprire la Provinciale.

L’auspicio è quello di poter garantire il transito, quanto meno con un senso unico, entro la fine dell’anno. Altre frane, una ventina, hanno devastato la viabilità minore nella zona montana di Gargnano, provocando danni stimati attorno al milione.

Il borgo di Briano e le località di Mignone, Torrazzo e Rocca, nei pressi della frazione di Costa, sono rimaste isolate e raggiungibili solo a piedi. La viabilità per Briano è stata ripristinata proprio nei giorni scorsi, mentre i borghi rurali di Costa sono ancora isolati.

In Val Sabbia

La forte pioggia che ha provocato frane in Alto Garda nella notte del 9 settembre non ha risparmiato la Valle Sabbia, soprattutto la zona fra la Pertica Bassa e Lavenone, dove alcune strade comunali sono rimaste chiuse a causa dell’accumulo di detriti, che hanno richiesto l’intervento delle ruspe perché potessero essere rimossi.

Non se la sono passata molto meglio le Provinciali, lungo le quali sono stati molti i veicoli finiti in panne a causa delle caditoie che non riuscivano più ad assolvere al loro compito. Ci sono volute diverse ore perché tutto tornasse alla normalità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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