Gambara, legano un maialino e lo gettano in una roggia
Il muso e zampe legati stretti con del nastro adesivo nero: è stata trovata così, la carcassa di un maialino, in un canale senz’acqua sulla strada per Corvione, all’incrocio con via Gazzo.
Le indagini
Una scena raccapricciante: «Sono in corso le indagini della Polizia locale per far luce sull’accaduto e capire chi possa aver commesso un atto simile, che condanniamo con forza: non è possibile che esistano persone capaci di un gesto tanto incivile e crudele – il commento giunge dall’assessore e vicesindaco Dario Pirelli, che ha seguito le operazioni di recupero della carcassa –. Quando è giunta sul posto la Locale il maialino era morto, ma sicuramente non da molto tempo, dato che la carcassa era integra, pertanto il fatto è recente».
La Polizia locale è intervenuta nel tardo pomeriggio di lunedì; poi, anche per «ragioni di sicurezza legate alla peste suina africana», è stata avvertita l’Ats e ieri mattina, Locale, Ats e Comune, si sono occupati del recupero e dello smaltimento.
Responsabilità
Tanti gli interrogativi che vanno chiariti perché l’ipotesi delle autorità locali e dell’Amministrazione comunale è che ci possano essere responsabilità penali legate al maltrattamento.
«La Locale cercherà di risalire ai proprietari del maialino per capire l’accaduto», prosegue deciso Pirelli. Altre carcasse di animali, ma in quel caso di vitelli (senza tatuaggio), erano state rinvenute anche un mese fa, precisamente nel fiume Gambara, smaltite, poi, tramite ditta specializzata: un episodio quindi diverso rispetto a quello avvenuto nei giorni scorsi e riguardante il maialino, appunto. ma la cosa che resta inquietante è l’ipotesi che prima della morte l’animale possa aver subito dei maltrattamenti che lo hanno condotto alla morte.
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