CronacaGarda

Galleria Adige-Garda: oggi Trento apre le paratoie per il test di funzionamento

Simone Bottura
Il tunnel serve per alleggerire il fiume, il lago è sopra i limiti di guardia ma non ci sono rischi
Galleria della discordia: l’apertura dello scolmatore fa ancora discutere © www.giornaledibrescia.it
Galleria della discordia: l’apertura dello scolmatore fa ancora discutere © www.giornaledibrescia.it
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Sono iniziate ieri le manovre periodiche di verifica della funzionalità dei dispositivi dello scolmatore Adige-Garda e oggi, martedì, le operazioni entreranno nella fase cruciale con l’apertura delle paratoie. Lo ha reso noto il Servizio Bacini Montani della Provincia Autonoma di Trento, cui fa capo la gestione del tunnel che corre per una decina di chilometri tra Mori e Torbole, utilizzato per scaricare nel lago le acque dell’Adige in caso di piene che minacciano Verona (dal suo completamento nel 1959, è stato aperto una dozzina di volte).

Oggi non c’è alcuna emergenza di piena, ma ogni anno le paratoie vanno azionate per verificarne il corretto funzionamento e fare in modo che tutto funzioni in caso di necessità. È quanto accadrà in queste ore, nonostante il Garda sia già piuttosto pieno d’acqua e nonostante gli appelli (inascoltati) affinché le manovre venissero posticipate. Ieri il Servizio Bacini Montani di Trento ha comunicato l’avvio della procedura e oggi è prevista l’apertura delle paratoie a partire dalle 12.45. Le operazioni si concluderanno verso le 18.

Disputa

Secondo Trento si scaricheranno a lago 340mila metri cubi di acqua dell’Adige nell’arco di 4-5 ore, con «un innalzamento impercettibile della quota lacustre, stimato in 0,92 millimetri». È pur vero che le manovre manutentive non hanno carattere di urgenza e in molti - Comunità del Garda, Agenzia Interregionale per il fiume Po e Guardia Costiera – hanno chiesto a Trento di posticiparle.

Domenica è intervenuta personalmente anche la presidente della Comunità, la senatrice Mariastella Gelmini, con un messaggio al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti: «Caro Presidente, ti consiglio di rinviare l’apertura della Galleria Adige-Garda. Il motivo del rinvio è giustificato dalle eccezionali condizioni idrauliche del Garda, con un livello intorno ai 140 cm sullo zero idrometrico di Peschiera e a rischio esondazioni. Il rinvio non è tanto giustificato da motivazioni tecniche, in quanto so che entrerebbe nel Garda una quantità minima di acqua, ma da ragioni politiche e mediatiche, in quanto si eviterebbero proteste e manifestazioni di dissenso diffuse, da parte di operatori, amministratori e cittadini, che non capirebbero tale intervento in questo momento di difficoltà per il Garda». Appello inascoltato da Trento.

Intanto l’attenuarsi delle piogge ha permesso a Garda di scaricare acqua: ieri sera il lago era a 136,3 cm, quattro in meno rispetto a domenica, ma ancora oltre il livello di attenzione fissato a 135 cm.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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