Furto al Vittoriale, Guerri: «Un colpo da film, sostegno dal ministro Sangiuliano»
«Più si fanno cose belle e maggiore è il rischio di attirare i ladri. Come purtroppo è accaduto con le opere di Umberto Mastroianni». Il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, usa parole di amara ironia per commentare il furto avvenuto nella notte fra martedì e mercoledì nelle sale del Museo d'Annunzio segreto, sotto la platea dell'anfiteatro. Trafugate le 48 opere della mostra «Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni».
La ricostruzione
Soltanto una si è salvata, cadendo fra i vetri rotti delle teche. «A onore dei ladri va detto che hanno dimostrato grande professionalità e c’è da credere che sia stato un colpo su commissione, anche per il fatto che sia avvenuto alla vigilia della chiusura della mostra. Speriamo sia così, altrimenti l'altra opzione è quella di malviventi interessati ai 4,5 chili di oro. Se così fosse, le opere di Mastroianni sarebbero già fuse e quindi perdute. Un colpo da film, ora ci saranno delle indagini da film», ha ironizzato ancora Guerri.
Secondo la ricostruzione, i ladri hanno individuato un punto debole nella cinta muraria del Vittoriale (lunga chilometri) e sono entrati, hanno scassinato la porta del magazzino, sono penetrati nei camerini dell'anfiteatro da dove poi, attraverso un buco fatto nel bagno del camerino che confina con il Museo, sono potuti arrivare alle teche. Il furto sarebbe avvenuto intorno alle 5.30.
«Danno anche per la carriera e la storia artistica di Mastroianni - ha spiegato Paola Molinengo Costa, erede della vedova Mastroianni -. Mai tante opere sono state esposte come in questa mostra, per la quale eravamo felicissimi di poter essere al Vittoriale. Sono grata alle forze dell'ordine per quanto hanno fatto e stanno facendo, ritrovando anche l'unica scultura rimasta, "Uomo/donna", che io ora chiamo "Il superstite"». Scultura che è poi stata mostrata.
Il sostegno del ministro Sangiuliano
«Adesso rafforzeremo i sistemi di sicurezza e sorveglianza, che già erano estesi e di altissimo livello», ha sottolineato Guerri. «Il furto ci ha procurato una grande sofferenza. Ho ricevuto il sostegno del ministro della cultura Sangiuliano e proprio stamattina mi ha chiamato Francesco De Gregori per fissare un suo concerto il 13 luglio. Mi ha detto che gli dispiace molto per ciò che è accaduto».
La nuova mostra
Nonostante il duro colpo «la nostra voglia di andare avanti nelle attività non viene certo meno». Nel pomeriggio, fra le altre cose, sarà inaugurata la mostra con opere di Boccioni nel Mas. Guerri ha anche annunciato una serie di iniziative dei prossimi mesi, fra cui, in aprile, la presentazione di un fondo acquisito dal Vittoriale di 700 documenti autografi del Vate.
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