Perché si rubano gomme e cerchi delle auto, anche a Brescia
Le immagini degli ultimi giorni si assomigliano tutte. Auto di grossa cilindrata, recenti, con allestimenti di alta gamma trovate al mattino appoggiate, malamente su qualche mattone. Senza più gomme e cerchioni. Nei mesi scorsi il fenomeno aveva riguardato prima fari e volanti, soprattutto delle Bmw e poi le batterie della auto ibride, con decine di Toyota cannibalizzate. Ora è venuta la volta delle Audi che, parcheggiate la sera sulla strada, vengono ritrovate al mattino inservibili a meno di non sborsare qualche migliaio di euro per i pezzi di ricambio.
Furti su commissione
Il fenomeno dunque non è nuovo e anzi è tenuto sotto costante osservazione dalle forze di polizia.
I furti di questi giorni poi sono avvenuti in zone che sono particolarmente ben coperte dal sistema di videosorveglianza cittadina e chi indaga sta raccogliendo gli elementi per provare a dare un nome e un volto agli specialisti dei furti «automotive». Si tratta in tutti i casi di furti su commissione. Alcuni per rispondere ad una domanda diretta, locale. Altri per alimentare il mercato clandestino dei pezzi di ricambio sia in Italia che all’estero ma soprattutto online.
I ladri infatti sanno perfettamente che solo alcune parti dell’auto (telaio, motore, cambio, vetri e centralina) sono contraddistinte da un numero di serie ed è quindi possibile identificare la vettura, o il camion, da cui provengono. Per tutti gli altri esistono solo dei codici che identificano il pezzo di ricambio e che permettono di sapere su quali modelli siano installati, ma non su quali esemplari nello specifico.
Allo stesso modo negli ultimi mesi il mercato dell’auto, a causa dell’inflazione e della crisi mondiale dei microchip, ha visto una crescita dei prezzi e, inevitabilmente, anche dei pezzi di ricambio, oltre che l’allungarsi dei tempi di consegna. E in questo contesto, purtroppo, il mercato clandestino è fiorito.
Perché vengono prese di mira le Audi?
I furti vengono commissionati sia per ovviare alle lunghe attese e poi, specie recentemente, per l’estetica low cost. Come mai proprio le Audi sono prese di mira? Alla domanda risponde Federico Brumana, responsabile service Saottini Eurocar Italia. «Nei mesi scorsi era per la mancanza di pezzi di ricambio. Per i fari di una Q5 si poteva aspettare anche 8 mesi. Non c’erano nei magazzini e neppure nelle fabbriche per via della crisi dei chip. Oggi invece credo che sia per un fatto di estetica. Sono parti pregiate che hanno un costo importante: il set completo di cerchi e gomme di una Audi Q5 costa 7.500 euro, quello di una A8 può superare i 10mila. Le auto che sono state depredate montavano modelli di alta gamma e di ampie dimensioni, ancora più costosi. I cerchi fanno l’80% dell’estetica di un’auto. Se si prende un’auto usata o un modello base in concessionaria poi la si può rendere più accattivante con degli optional, tipo i cerchi grandi».
Dove si possono trovare i ricambi clandesitini? «Su tutti i portali online vedo pezzi di ricambio seminuovi a prezzi che non possono essere compatibili con una filiera legale. Noi come officina non ci rifiutiamo di montare al cliente pezzi di ricambio che compra lui direttamente fuori, ma vogliamo che sia certificata la provenienza, che ci sia una fattura di un ricambista o un demolitore per essere certi che non siano rubati»
Pneumatici rubati e polizze
Quando ci si trova la vettura senza gomme e cerchi, si è stati vittime di un atto vandalico o di un furto? Al quesito risponde l’assicuratore Giordano Moreschi di Vittoria Assicurazioni. «Si tratta di un furto parziale, normalmente coperto dalle polizze furto e incendio. Perché l’atto vandalico normalmente non ha a che fare con la circolazione stradale mentre questo tipo di furto rende l’auto inservibile».
Cosa coprono le polizze? «Ci sono diverse varianti. Le più diffusa è quella che prevede la copertura anche del furto parziale, quindi di gomme e cerchi ma anche di fari o altre parti, ma il rimborso tiene conto dell’età del mezzo e calcola l’usura che il pezzo rubato aveva».
Ci sono possibilità che offrono più tutele per l’automobilista? «È possibile prevedere, con un sovrapprezzo, l’opzione del valore a nuovo che esclude quindi il calcolo dell’usura del pezzo. Se da una vettura di cinque anni viene rubato un pezzo viene rimborsato il costo del pezzo nuovo, non il valore dello stesso pezzo usato cinque anni».
Ci sono però anche opzioni che non coprono queste situazioni? «Si, sono poche ma alcune polizze prevedono degli sconti se si seleziona solo il furto totale. Si tratta di una garanzia limitativa. Il rimborso scatta solo se la vettura sparisce e non viene ritrovata. Nei casi di questi giorni non ci sarebbe alcun rimborso».
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