CronacaGarda

Frontale a Lonato, l’addio a Lorenzo allo stadio di Desenzano

Alice Scalfi
Tutta la comunità ricorda il 16enne morto a seguito dell’incidente di domenica: «Sognava di fare il calciatore»
Lorenzo Cela aveva 16 anni - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Lorenzo Cela aveva 16 anni - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Non basterà un campo da calcio per contenere l’amore di chi lo conosceva: l’ultimo saluto a Lorenzo Cela potrebbe essere celebrato venerdì allo stadio Tre Stelle di Desenzano. Ci saranno tutti: i suoi amici e compagni di squadra del Calcio Desenzano, quelli del Bagatta, la sua scuola, i tantissimi conoscenti suoi e dei suoi familiari. Tutti sul rettangolo verde che al 16enne dava tanta gioia.

Lorenzo è morto dopo il terribile incidente stradale di domenica pomeriggio, tra Lonato e Castiglione. Cinque persone coinvolte, una di queste (la 45enne di Montichiari che guidava il veicolo su cui anche il ragazzo viaggiava) è ancora in gravi condizioni. Il 16enne è stato dichiarato clinicamente morto lunedì e i genitori hanno scelto di donare i suoi organi.

Mamma Fabienne, papà Alket e il fratello David, di otto anni più grande. Attorno a loro si è stretta non solo la comunità di Rivoltella, dove vive la famiglia, ma anche il mondo del calcio bresciano e non, l’universo di persone che Lorenzo e i suoi cari hanno toccato anche per solo un attimo: nessuno è rimasto indifferente alla loro tragedia.

Militava nella Juniores Nazionale del Calcio Desenzano come centrocampista: «Lorenzo il Magnifico - per Roberto Galletti, direttore tecnico del settore giovanile agonistico -. Giocava con leggerezza, aveva una passione smisurata. Pur non essendo molto alto, in campo era un gigante, per determinazione e volontà. Era un ragazzo fantastico e faceva parte di un gruppo stupendo, di amici veri. Nel nome di Lorenzo questi ragazzi saranno amici per sempre». E l’impegno del direttore generale, Stefano Tosoni: «Faremo nostri i suoi sogni, lotteremo per vederli realizzati ed esulteremo ancora una volta tutti insieme perché lui sarà dentro al cuore di ognuno di noi».

Voleva diventare un giocatore professionista e anche alla sua scuola, il liceo Bagatta di Desenzano, sapevano di questo suo sogno. Avrebbe dovuto iniziare la quarta in settembre, indirizzo Scienze Umane: «Lorenzo era non solo un alunno, ma anche una presenza vivace e preziosa, un compagno e uno studente di cui tutti sentiremo la mancanza - commenta, unita e con una voce sola, la comunità del liceo -. Con il suo sorriso contagioso e la sua energia inesauribile, riusciva a rendere migliore la giornata di chiunque incontrasse». Amici, compagni e insegnanti lo ricordano come «un giovane brillante, sempre pronto ad aiutare gli altri e a mettere il cuore in tutto ciò che faceva».

Particolarmente toccata, la comunità del Bagatta, per questo nuovo lutto. A novembre aveva affrontato la perdita di Guia Moretti, anche lei morta per le conseguenze di un incidente stradale. Aveva solo un anno più di Lorenzo. ​​​​​​

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