Freddo, muffa, rabbia, speranza: viaggio nelle case popolari Aler

Gli inquilini sono esausti: «Se non usi l’ascensore e sali a piedi ai piani alti, sembra di percorrere il girone dell’inferno». Qualcosa però si sta muovendo, tra Aler e Comune di Brescia
Case popolari: qualcosa si muove

Nadia ha vissuto lì per sedici anni. Ora che è rimasta sola, le basta un monolocale e si è trasferita nel quartiere accanto, ma le piace passeggiare ancora nel vecchio parco. «Parliamoci chiaro – dice senza troppi complimenti –, le prime parole che vengono in mente salendo le scale di queste torri sono: brutto e sporco». Qualche manciata di metri più in là, nel palazzone Raffaello, quasi per disperazione ci ridono su: «Se non usi l’ascensore e sali a piedi ai piani alti, sembra di percorrere il

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