Fondazione Campus edilizia, verso la Brescia del 2040

Presentato un volume che raccoglie dati e riflessioni sulla città del domani partendo dalle dinamiche che l’hanno interessata nel 2023
La presentazione del volume «Next vision Brescia 2040» - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione del volume «Next vision Brescia 2040» - © www.giornaledibrescia.it
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La Fondazione Campus edilizia ha presentato il volume «Next Vision Brescia 2040. Ascolto e riflessioni condivise per la Brescia di domani». È la sintesi di due percorsi diversi: lo studio Next Vision Brescia e il progetto Ascolto, indagini commissionate al Cresme, il Centro di ricerche di mercato di Roma. 

Le ricerche restituiscono un quadro complessivo positivo, nonostante alcune criticità legate al nostro territorio, infatti, Brescia appare come una città ricca di opportunità per i cittadini di oggi e quelli di domani.

Le sfide

«La Fondazione campus vuole dare alla città un lavoro di sintesi e di collaborazione tra pubblico e privato - spiega il presidente della Fondazione, l’ingegnere Massimo Angelo Deldossi -. Brescia è proiettata verso il futuro e il suo volto è destinato a cambiare. Siamo ad un bivio: o diventa una città europea o si fa un passo indietro e questo non può accadere. Tutto naturalmente deve guardare alla sostenibilità: sociale, economica e ambientale». 

Il progetto ha soddisfatto molto anche il vicesindaco Federico Manzoni, che ha sottolineato la «competitività del sistema Brescia e il ruolo da protagonista che vuole giocare nei prossimi anni», evidenziando però anche l’importanza delle «iniziative pubbliche e private che in questi anni hanno portato a risultati importanti, come la grande sfida del tram, che sarà un volano importante per la rigenerazione urbana di molte zone dell’area urbana».

L’indice di competitività metropolitana (costruito con parametri demografici, economici e relativi alle condizioni di vita) posiziona Brescia al 32esimo posto tra le città benchmark. «Dobbiamo capire come posizionarci in Italia e nel contesto europeo - spiega Filippo Schittone, direttore generale di Confindustria Brescia -. Dobbiamo valorizzare quello che abbiamo già in casa. Brescia ha tutte qualità per fare salto qualità, ma, come ha sottolineato Franco Gussalli Beretta, è il tempo di osare».

La popolazione

È positivo l’andamento demografico rilevato dalla ricerca: la popolazione cresce ed è arrivata a 199.260 abitanti a settembre 2023, «ma a gennaio del 2024 ha superato i 200mila», assicura il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini.  La nostra provincia si colloca inoltre tra le quindici migliori in Italia per indice di sviluppo demografico, con otto posizioni guadagnate rispetto alla situazione del 2019.

Se da una parte c’è stata grande capacità nel superare il periodo pandemico, dall’altra ci sono forti criticità in termini di scarsa capacità di crescita e vocazione all’innovazione e indicazioni negative arrivano dall’analisi sulle condizioni vita

«Le persone ormai si concentrano nelle aree urbane - evidenzia l’assessora all’Urbanistica Michela Tiboni -. La città è però anche il luogo dove le sfide vanno affrontare e le soluzioni devono essere trovate. Ad una città come la nostra spetta l’onere di essere un vero laboratorio di sperimentazione».

Il lavoro

In provincia di Brescia la crescita del Prodotto interno lordo nel periodo 2019-2022 è stata piuttosto debole rispetto alle altre zone d’Italia: secondo la ricerca, nel 2022 il Pil in città è infatti aumentato del 2,5%, rispetto al +7% di Como, il +5,9% di Lecco e il +5,4% di Bergamo. Dopo i buonissimi risultati registrati nel secondo trimestre del 2021 (+42%), la provincia ha segnato un -1,5% nel terzo trimestre 2023 (stessa percentuale di decrescita che si registra a livello lombardo).

L’artigianato bresciano raggiunge il +1,3%, i servizi il +1,7% e il commercio al dettaglio il +1,4%. L’export è in calo, con una caduta del 5,8% nel primo semestre 2023; si mantengono positive le esportazioni a livello regionale e nazionale. Salgono però anche gli occupati in provincia grazie al forte impiego nel settore delle costruzioni.

L’esperto

«La popolazione sarà sempre più vecchia e la richiesta dei servizi per gli anziani crescerà: dovremo capire come un Comune potrà rispondere se diminuiscono le persone in età lavorativa - precisa Bellicini -. C’è una certezza: queste e altre partite si dovranno giocare assolutamente in attacco. A Brescia cresce molto la domanda abitativa e le politiche di housing sociale si scontrano spesso con costi di produzione altissimi. C’è poi il problema dell’Ambiente, da questo punto di vista la città è in sofferenza: le criticità ci sono, ma se il sistema è in grado di fare rete si possono trasformare in opportunità per il futuro».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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