Cronaca

Flussi agricoli 2025: bene le quote, ma il sistema del click day divide

Angela Dessì
Soddisfatte Confagricoltura e Coldiretti: «Riusciamo a coprire tutti quanti i posti»
Nei campi manodopera straniera - © www.giornaledibrescia.it
Nei campi manodopera straniera - © www.giornaledibrescia.it
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All’indomani del famigerato click day per gli stagionali stranieri agricoli e turistici, sui campi bresciani sembra si respiri un’aria abbastanza serena. Almeno stando al sentiment delle associazioni di categoria di riferimento, che per voce dei leader provinciali si dicono soddisfatte.

Confagricoltura

«Quest’anno il decreto flussi ha subìto un sostanziale cambiamento e questo ci fa essere ottimisti - commenta il presidente provinciale di Confagricoltura, Giovanni Garbelli -: presentando le richieste come associazioni di categoria, abbiamo la garanzia di avere delle quote riservate e questo ci fa ben sperare che vengano approvate. Stando ai numeri di oggi nel Bresciano dovremmo riuscire a coprire tutte quelle di cui abbiamo fatto richiesta».

Per il 2025 l’organizzazione ha attivato 152 pratiche di flussi stagionali per circa 30 aziende e 49 pratiche di conversione per stagionali già in essere, a cui se ne aggiungerà un’altra ottantina in corso d’anno. Oltre alla «prenotazione» delle quote da parte delle associazioni di categoria, l’altra novità riguarda proprio la stabilizzazione dei lavoratori stagionali: con l’esclusione di queste dal sistema delle «quote» predeterminate, sarà più agile stabilizzare, laddove ce ne siano le condizioni, i rapporti di lavoro regolarmente instaurati. «Sino all’anno scorso una persona arrivava in Italia e poteva lavorare 9 mesi ma poi, se l’azienda desiderava tenerlo, doveva presentare una richiesta di conversione del permesso da stagionale a lavoro subordinato, e questa doveva fare i conti con le quote e con il fatto che al termine dei 9 mesi il lavoratore doveva lasciare l’Italia».

Coldiretti Brescia

Oltre il click day guarda la leader di Coldiretti Brescia, Laura Facchetti. «Per questo 2025, nella nostra provincia dovremmo essere tranquilli, ma ciò non toglie che per noi il decreto flussi ha dei limiti che devono essere superati, il primo dei quali è il famoso click day che esaurisce le quote d’ingresso in pochi minuti, senza peraltro avere la sicurezza che i lavoratori arrivino e siano effettivamente disponibili. È giunto il tempo - tira corto - di assumere una gestione diretta sfruttando i passi importanti fatti con la revisione dell’ultimo decreto che prevede un maggiore coinvolgimento delle associazioni datoriali. In questo modo si eviterebbero fenomeni fraudolenti e si sanerebbero tante posizioni di irregolarità». Poi conclude: «È necessario anche lavorare sulla formazione all’estero, per la reperibilità di manodopera già qualificata».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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