CronacaGarda

Fermato dai carabinieri a Gargnano il truffatore seriale di hotel

Alla Rai aveva detto di non voler più colpire, ma sul Garda lo hanno riconosciuto
Uno scorcio di Bogliaco, luogo scelto dal truffatore per il soggiorno
Uno scorcio di Bogliaco, luogo scelto dal truffatore per il soggiorno
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Galeotta fu la sua confessione in televisione in una trasmissione di Rai 1. Il presunto truffatore degli hotel, A. F.R., 46 enne originario della provincia di Napoli, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio come truffa, insolvenza fraudolenta e sostituzione di persona, si era ripromesso pubblicamente di non fare più colpi.

Ma c’è ricaduto a Bogliaco, se non fosse che i proprietari del resort lo hanno riconosciuto e hanno quindi chiamato i carabinieri. La tecnica era la stessa dei famosi «rigatini» del Conte Mascetti nel film «Amici miei»: per fuggire da un albergo senza pagare il conto il protagonista vestiva la divisa a righe dell’addetto al piano e si dileguava dopo aver consumato.

L’uomo, secondo le indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Salò in almeno una decina di occasioni, avrebbe soggiornato in alberghi di lusso, allontanandosi senza pagare. Aveva colpito in Alto Adige agendo più volte, poi si è spostato sul Garda. Ma il vizio era rimasto lo stesso.

Se non fosse che i titolari del resort esclusivo di Bogliaco lo hanno riconosciuto e denunciato. Del resto il suo viso era diventato virale dopo l’apparizione televisiva, così quando giovedì i titolari dell’Hotel Bogliaco presso cui soggiornava hanno avvisato i carabinieri hanno avuto una ragionevole certezza che l’uomo fosse il noto truffatore. Il cliente si era presentato quale responsabile di una ditta di abbigliamento. I suoi modi cordiali non avevano dato adito a sospetti. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la vettura dell’uomo era stata noleggiata e non restituita. Per il mezzo era stato emanato un «rintraccio» e la vettura è stata quindi sequestrata.

Il questore di Bolzano Paolo Sartori aveva già emesso nei suoi confronti qualcosa come 32 fogli di via obbligatori da altrettanti Comuni della provincia ed anche un avviso orale aggravato, previsto in questi casi dal Codice delle Leggi Antimafia. I carabinieri di Salò lo hanno identificato e denunciato in stato di libertà per sostituzione di persona. Ora si attende una denuncia dell’hotel per insolvenza fraudolenta.

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