Famiglie numerose: «Contenti, ma si poteva fare di più»

«Sono 200 euro in più che entrano nelle tasche delle famiglie: prendiamo e ringraziamo, anche se abbiamo pagato centinaia di euro nelle bollette degli scorsi mesi».
Il bresciano Emanuele Pizzatti, coordinatore regionale dell’Associazione nazionale famiglie numerose, commenta così il Decreto bollette. «È evidente che ogni misura a sostegno delle famiglie sia utile», afferma il bresciano Pizzatti, referente lombardo dell’associazione, fondata a Brescia nel 2004, che conta 2500 famiglie associate in Lombardia e circa 500 nel Bresciano.
«Il costo dell’energia è andando raddoppiando negli ultimi mesi: i bonus a tempo non sono la soluzione, servirebbe qualcosa di più strutturale. In questo momento, con la fine dell’inverno, le bollette del gas stiamo per finire di pagarle, ma abbiamo pagato molto gli scorsi mesi. Di strutturale non vedo proposte da nessuna parte politica».
Per Mario Sberna, fondatore dell’Anfn e oggi responsabile dell’associazione a Brescia, il decreto è carente proprio nel sostegno a chi ha tanti figli: «Ci aspettavamo che per le famiglie numerose ci fosse un riconoscimento più attento - afferma -. Sono quelle che pagano di più l’aumento del costo dell’energia, perché hanno più persone dietro al contatore. Mettere un miliardo e seicento milioni alle famiglie senza fare una distinzione tra chi ha più figli non è giusto: siamo grati per i contributi, ma ancora una volta manca giustizia».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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