Ex Tintoretto, lavori per gli alloggi al via nel 2025: resta il nodo Redo

Paola Gregorio
La società, in virtù di una convenzione stipulata nel 2021, dovrebbe realizzare sei palazzine e 270 alloggi: aut aut del Comune
Le ultime fasi della demolizione della torre Tintoretto: era l'inverno del 2021 - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Le ultime fasi della demolizione della torre Tintoretto: era l'inverno del 2021 - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Il cantiere per realizzare i 69 alloggi di housing sociale a Sanpolino con i 25 milioni di euro, residuo dei 42 di fondi Pinqua che dovevano sostenere inizialmente l’operazione Redo, poi confluiti in quelli Pnrr - e ottenuti dopo una rinegoziazione con il ministero - sarà aperto i primi mesi del 2025 e dovrebbe essere completato, secondo cronoprogramma, entro il 31 marzo 2026.

Prosegue poi la faticosa interlocuzione della Loggia con Redo che dovrebbe realizzare sei palazzine e 270 alloggi, in luogo della torre abbattuta. Il Comune ha richiamato Redo ai suoi obblighi in virtù della convenzione del 2021, inviando una lettera che è una sorta di aut aut alla società: Redo ha trenta giorni per rispondere, che scadranno, tra pochissimo, il 6 luglio.

Il punto

Sono gli aggiornamenti sulla spinosa questione Tintoretto portati sul tavolo della commissione Urbanistica dall’assessore Michela Tiboni: «Due settimane fa ho portato in Giunta la ridefinizione planivolumetrica del piano attuativo Sanpolino. Saranno realizzati tre edifici di cinque piani e 69 alloggi che saranno di proprietà del Comune e dovranno essere messi a disposizione a canone calmierato», ha spiegato.

Saranno il primo step di un successivo sviluppo che potrebbe portare alla costruzione di altri sei edifici in due aree contigue. C’è poi la questione dei rapporti con Redo: «Abbiamo scritto a Redo invitandoli a ottemperare agli obblighi, integrando il permesso di costruire che va aggiornato - ha detto la Tiboni - . Abbiamo sottolineato che l’applicazione della convenzione è imprescindibile per il Comune. Siamo disponibili a sederci a un tavolo anche per la ridefinizione dei tempi, ma bisogna essere certi che si vada in quella direzione».

Le proteste

L’opposizione da settimane punta il dito contro la Giunta, parlando di un vero e proprio «fallimento, con la perdita di 200 appartamenti e di oltre 30 milioni di euro destinati alla città». Maria Chiara Fornasari (Fratelli d’Italia) ha chiesto cosa farà la Loggia se Redo alla fine dovesse essere inadempiente e cosa intenda realizzare qualora il progetto dei 270 alloggi non andasse a buon fine. Michele Maggi (Lega) ha sollevato la questione «dell’impatto sociale di un carico di 475 alloggi tra Sanpolino ed ex Tintoretto».

La replica

«Nella convenzione c’è anche una fideiussione di 3 milioni di euro a garanzia della corretta realizzazione dell’intervento. Se non ci dovesse essere l’intervento di Redo mal che vada realizzeremo un bel parco. Ma bisognerà agire di concerto con Aler, che ha venduto l’immobile e con la Regione. Non sarebbe un successo per nessuno non realizzare quegli alloggi», ha risposto la Tiboni. Per ora al posto dell’ex Tintoretto ci sono un buco e un cantiere in stallo. Andrea Coletto, presidente del Consiglio di Quartiere San Polo Cimabue ha ricordato: «Il tema ha causato parecchi mal di pancia nel quartiere. L’area è cantierizzata da tempo. Degrado chiama degrado. Sollecitiamo l’Amministrazione ad accogliere le preoccupazioni degli abitanti che confinano con quell’area». In commissione sono state approvate anche le delibere per la realizzazione di una nuova farmacia in via Triumplina da parte della Farmacia Bravi e per l’ampliamento, con ristrutturazione, di una farmacia esistente in via Ambaraga, presentata da Gemma srl.

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