Ex Selca, dalla Regione nuovo sollecito al curatore

La Redazione Web
L’assessore Maione ha chiesto riscontro su passaggi e tempi della rimozione dei rifiuti a Berzo Demo
Giorgio Maione all'ex Selca - © www.giornaledibrescia.it
Giorgio Maione all'ex Selca - © www.giornaledibrescia.it
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Passano il tempo, le proposte, i progetti, le idee, ma i rifiuti tossici dell’ex Selca a Forno Allione continuano a essere all’interno e all’esterno dei capannoni, esposti a intemperie, a dilavamento e al vento. Dopo la sollecitazione di alcune associazioni ambientaliste dei giorni scorsi, anche l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione è tornato sul tema, per sollecitare affinché la situazione si sblocchi.

Nel corso di un sopralluogo di alcuni giorni fa, Maione ha invitato il curatore fallimentare Giacomo Ducoli, per l’ennesima volta, a rimuovere i materiali stoccati nell’ex sito industriale. Il sollecito si è concretizzato in una lettera in cui viene chiesto riscontro sui passaggi della rimozione perché, nonostante il tempo trascorso, non risulta alcun avanzamento nell’individuazione di un nuovo sito di destinazione dei materiali né azioni concrete per la rimozione con le risorse disponibili. Dopo la scoperta che i rifiuti non potevano essere trasportati in Austria, già diversi mesi fa, nulla si è più mosso.

Nel frattempo, anche i nuovi chiarimenti sulla classificazione sono stati forniti da Arpa. «I cittadini di Forno Allione, Berzo Demo e della Valcamonica - afferma l’assessore - hanno già aspettato troppo. Si era parlato dell’impianto austriaco, ipotesi poi tramontata. Sono stati chiesti ulteriori dettagli sulla classificazione dei rifiuti e Arpa li ha forniti. I tecnici della Regione hanno confermato disponibilità a qualsiasi incontro tecnico con i consulenti della curatela. Nel frattempo stanno passando i mesi e questo immobilismo pesa su tutto il territorio».

Maione ha ricordato poi che l’obbligo di rimozione e gestione dei rifiuti è in capo alla curatela, così come stabilito dalle ordinanze del Comune e dalle sentenze. «Crediamo - conclude l’assessore - che non sussistano più ragioni tecniche per aspettare. È stata stabilita la possibilità di procedere alla rimozione dei rifiuti con il codice già attribuito o di individuare un destino alternativo avvalendosi della possibilità di valutare la riclassificazione del codice comunicandolo agli enti coinvolti per le dovute valutazioni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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