Evade dai domiciliari per fumare in compagnia: arrestato

Finisce in carcere uno dei giovani arrestati a inizio mese dalla Squadra Mobile. È accusato di aver partecipato al tentato omicidio di un uomo
Un agente della Polizia di Stato - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un agente della Polizia di Stato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dagli arresti domiciliari al carcere. Per uno spinello fumato in compagnia, in un luogo dove l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita pochi giorni fa, non gli consentiva di essere. È questo il conto che è stato presentato a Eslam Yahia Fahmy Yahia, il giovane arrestato dalla Squadra Mobile nell’ambito di un’articolata operazione di contrasto alla criminalità giovanile con l’accusa di aver partecipato al tentato omicidio di un uomo, avvenuto a settembre dello scorso anno in città.

L’aggressione

L’aggravamento della misura è conseguenza dell’evasione dagli arresti domiciliari cui il giovane era stato confinato dal giudice delle indagini preliminari per aver partecipato alla brutale aggressione portata a segno con un bastone, forse una mazza da baseball, e con l’utilizzo di spray urticante, ai danni di un uomo.

I filmati

Gli agenti della Squadra Mobile a lui erano arrivati attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza, ma anche le parole di una persona accorsa per prestare soccorso alla vittima e alla vittima stessa che, dopo essersi ripresa dall’aggressione, lo aveva individuato e riconosciuto nel gruppo degli aggressori. Nel decidere per lui i domiciliari il gip li riteneva «indispensabili» per impedirgli di congiungersi con «gruppi dediti alla violenza». Una limitazione che non ha sortito l’effetto desiderato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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