Erbusco vuole uscire da Cogeme

Luca Bordoni
Il presidente Fogliata annuncia però che la società si batterà in ogni sede: «Il presunto declino, portato come argomento per la fuoriuscita, è falso»
La sede di Cogeme a Rovato - © www.giornaledibrescia.it
La sede di Cogeme a Rovato - © www.giornaledibrescia.it
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«Ci batteremo in ogni sede affinché ciò non accada, a tutela dei valori del nostro agire e a difesa dei numerosi enti locali soci che hanno confermato la volontà di essere nostri azionisti». Con queste parole il presidente di Cogeme Spa Giacomo Fogliata ha replicato alla volontà, ribadita di recente anche in sede consiliare dal Comune di Erbusco, di recedere dalla società di cui detiene il 7,6% di quote.

Fogliata ha sottolineato che il presunto declino di Cogeme, una delle motivazioni messe in campo da Erbusco, non è affatto veritiero. «Il Gruppo Cogeme svolge attività nel campo della produzione e vendita di energia elettrica e gas tramite Cogeme Nuove Energie, è socio di maggioranza di Acque Bresciane, è grossista nella depurazione acque reflue con Gandovere Depurazione, ed è inoltre socio fondatore della Fondazione Cogeme, nata nel 2002 per scopi di solidarietà sociale», ha spiegato Fogliata.

I numeri

Il gruppo Cogeme conta oggi oltre 400 dipendenti e riporta da anni un utile di esercizio (l’ultimo di 13 milioni), con un volume d’affari di oltre 160 milioni di euro. Ancora il presidente: «Sotto questo profilo non sono solo tutti gli altri Comuni azionisti (una sessantina) a credere in Cogeme ma recentemente ha dimostrato di crederci anche il Fondo europeo per l’efficienza energetica partecipato dalla Commissione Europea che ha realizzato una partnership con Cogeme Nuove Energie investendo, unitamente al mondo bancario, ben 50 milioni di euro per realizzare nuovi impianti fotovoltaici attraverso la neo costituita Cogeme Green». Il Comune di Erbusco aveva manifestato la volontà di recedere nel 2017, cercando di ottenere una cifra di quasi 7,5 milioni di euro a fronte delle quote detenute.

Prima la Legge Madia e poi il periodo pandemico avevano congelato la situazione fino all’anno scorso. Ma la nuova Amministrazione del sindaco Mauro Cavalleri non ha cambiato idea. L’unico altro ente locale recedente, ossia Paderno Franciacorta, avrebbe invece deciso di interloquire con Cogeme per poter eventualmente tornare sui propri passi. E Fogliata ha apprezzato molto. Come da statuto, in caso di controversia, è stato fissato per il 15 ottobre un arbitrato con tre membri esterni, al fine di trovare una soluzione. Ma qualora non ve ne fosse una, si andrebbe per vie legali.

«Anche ragionando per assurdo e ponendo, dunque, l’ipotesi di una soccombenza di Cogeme nel giudizio, non si giungerebbe affatto alla conclusione auspicata dal Comune, bensì ad un riconoscimento economico sensibilmente inferiore - ha concluso -. Ciò in quanto ciò sottenderebbe la visione, che contestiamo e rigettiamo, per la quale qualunque ente pubblico azionista, a propria discrezione, è libero di fuoriuscire liberamente dalla compagine sociale della propria società esercitando un insindacabile diritto (che diritto non è ma obbligo) di recesso».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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