Elezioni, oggi è l’ultimo giorno di scuola per 90mila studenti bresciani

La chiusura anticipata è dovuta all’allestimento dei seggi elettorali per il voto delle amministrative e delle europee, in programma questo weekend
Il materiale per il voto che da settimane viene smistato dal personale - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il materiale per il voto che da settimane viene smistato dal personale - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Le elezioni «regalano» a una buona platea di studenti bresciani l’inizio delle vacanze estive con (almeno) un giorno d’anticipo. Per oltre 90mila alunni di città e provincia, infatti, la chiamata alle urne di sabato e domenica per il rinnovo dell’Europarlamento e per la scelta di sindaci e consiglieri comunali in 144 municipi bresciani l’ultima campanella suona oggi, anziché sabato (o anziché venerdì, per quelli che già frequentano con la settimana corta).

La modifica del calendario scolastico in base agli appuntamenti (e, spesso, anche in base alle scadenze estemporanee) elettorali è un grande must che ha alimentato le polemiche degli ultimi dieci anni, ma sono ancora pochissimi i Comuni che sono riusciti a ridisegnare la geografia delle sedi di seggio «esonerando» gli istituti scolastici.

Come mai? In primis perché non è facile, specie per i territori più grandi, trovare edifici alternativi che rispettino tutti i requisiti richiesti (dalla sicurezza alla logistica). E, poi, perché bisognerebbe mettere in cantiere un lavoro amministrativo che richiede tempo e che dovrebbe essere organizzato ben prima di arrivare a ridosso delle date del voto: trasferendo altrove il seggio, ad esempio, è necessario rifare tutte le tessere elettorali dei residenti. Un lavoro lungo e più complesso di quel che si possa pensare insomma, ma tuttavia non impossibile.

La dimostrazione arriva anche nel Bresciano dai «piccolissimi» (ma non solo), che hanno dirottato l’allestimento delle cabine elettorali in sale comunali, sedi della Polizia locale o municipi. È il caso, ad esempio, di Vione, Lozio, Cevo, Vobarno, Moniga, Gardone Riviera, ma anche di Flero, Bagnolo Mella. Guardando ai big (ossia ai Comuni sopra i 15mila abitanti), a imboccare questa strada è stato Desenzano: dallo scorso anno, infatti, ha «precettato» il Centro sociale riuscendo così a salvare dai seggi la scuola primaria Achille Papa, mentre restano sedi elettorali altri sei istituti. Più il Comune è grande, più sedi di seggio ha e più è complicato trovare sedi alternative alle scuole. 

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