Elezioni Moldavia, centinaia in coda a Brescia «per cambiare le cose»
È il giorno delle elezioni presidenziali in Moldavia. In parallelo la Nazione è chiamata a scegliere anche se è giunto il momento di fare il proprio ingresso in Unione Europea. Si tratta quindi di un momento storico per l’ex Repubblica Sovietica, chiamata a decidere se optare o meno per la svolta europeista.
La comunità moldava
A Brescia, dove vive una nutrita comunità moldava (4.637 all’1 gennaio 2023), fin da stamattina sono centinaia le persone in coda fuori dal centro civico Elena Lonati, dietro la biblioteca Ghetti, in attesa di accedere al seggio per esprimere le proprie preferenze.
La fila di persone arriva addirittura a sbucare sulla ciclabile di via Volturno, segno di come siano numerosi coloro che desiderano accedere alle urne. Soprattutto per cambiare le cose, stando a quanto ha spiegato più di una persona in coda.
L’ingresso in Ue e i candidati presidenti
La stragrande maggioranza afferma infatti che una volta in cabina elettorale darà il proprio voto favorevole all’ingresso della Moldavia in Ue.
I candidati alle presidenziali sono 11: viene data per favorita l’uscente Maia Sandu, che nel 2020 ha battuto il presidente in carica, sostenuto da Mosca, e ha tagliato i legami con la Russia, chiedendo l'adesione del Paese all’Ue in seguito all’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.
In patria, dove vivono 2,6 milioni di persone, sono stati diversi i disordini che hanno preceduto l’appuntamento elettorale. In particolare sembra essere stato architettato un massiccio piano di compravendita di voti, che sembrerebbe essere stato influenzato dal denaro russo.
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