Edifici abbandonati: in Valcamonica l’Isola che c’era e non c’è più
Nessun battito di ciglia o di cuore, nessun fremito, né respiro, nulla di nulla. La ex centrale idroelettrica di Isola, una micro città all’interno di un borgo che oggi, ormai, non esiste più, non ha futuro. Per decenni, l’impianto camuno ha dato lavoro a centinaia di persone. Non si può parlare di benessere, ma ha permesso a tanti abitanti della Valsaviore e della Vallecamonica di avere di che vivere, di crescere intere famiglie e figli. Ma l’arrivo del nuovo e moderno impianto di San Fiorano ha «condannato a morte» la centrale di Isola, chiusa nel 1973 e mai più riaperta, se non per qualche iniziativa culturale o per qualche sporadica visita. È lì, a prendere il grigio del tempo e il verde del muschio, crollando pezzo dopo pezzo, anno dopo anno.
Eppure si tratta di un esempio di archeologia industriale molto bello e imponente, in un punto in cui la vallata si fa stretta, ma che regala scorci impareggiabili sulle montagne circostanti. Fin quasi all’Adamello.
Lo stabile della sala macchine era enorme, lungo oltre 68 metri, con all’interno attrezzature all’avanguardia. Ma oggi, che cosa farsene? In un punto lontano dal fondovalle, con una strada stretta per raggiungere il borgo di Isola e ancora di più per arrivare alla centrale, una volta imboccato il ponte sul torrente Poia.
Per un po’ è stata in vendita, ma nessuna offerta è arrivata, neppure di pochi euro. Qualche idea e qualche progetto l’ex sindaco del paese Silvio Citroni aveva provato a lanciarli. L’ultima volta nel 2022, quando la micro frazione, oggi senza residenti, e la centrale furono candidati al bando «Borgo», per un progetto pilota della Lombardia nella rigenerazione culturale, sociale ed economica di una località a rischio abbandono, da attuarsi con fondi Pnrr. I venti milioni in palio sono andati a un’altra vallata e la centrale è rimasta lì, ancora più sola, senza credere più in un futuro di rinascita. Il destino, forse, è essere ricoperta di vegetazione e sparire anche dalla vista.
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