Ecco i primi tre autobus elettrici di Brescia Mobilità

Sono belli e tecnologici, ma soprattutto sono ecologici. Brescia Mobilità ha presentato i primi tre bus elettrici (i due già presenti sono dedicati al servizio disabili) che si inseriscono nella flotta totale a disposizione dell’azienda, 192 mezzi, completamente a metano.
Un risparmio di 34,9 tonnellate di Co2 all’anno, come piantare 1586 alberi. L’investimento è stato possibile grazie ai fondi del Pnrr di 8.663.654 di cui 7 milioni il comune li ha destinati al servizio del trasporto pubblico.

Una flotta giovane

La notizia è che con l’inserimento di questi tre bus elettrici, costruiti da Iveco, Brescia ha la flotta più giovane d’Italia: 6,88 anni contro la media italiana di 10,22. I nuovi mezzi sono dotati di dispositivi per la loro alimentazione in deposito tramite ricarica over night, a bordo hanno 5 pacchi batterie al litio per un totale di 349 kilowattora che consentono un’autonomia superiore ai 300 chilometri.
«Per l’azienda è un cambio epocale – ha detto Marco Medeghini, direttore generale di Brescia Mobilità –. Il funzionamento è diverso, così come la manutenzione. Abbiamo dovuto trovare i giusti spazi di collocazione delle colonnine di ricarica. Insomma ci stiamo organizzando, ma siamo orgogliosi di essere al pari di molte città europee. Continueremo a investire su vari fronti: metano, bio metano, elettrico e a breve anche idrogeno».

I prossimi step

Il programma infatti continua a guardare al futuro: entro giugno arriveranno altri 3 bus elettrici, entro il 2026 ancora 10 e nel 2030 se ne aggiungeranno ulteriori 6. I mezzi ad idrogeno sono previsti per il 2027: «Abbiamo da sempre sostenuto politiche di investimento lungimiranti che l’azienda ha iniziato ancora quando non c’erano incentivi da utilizzare – ha detto il vicesindaco Federico Manzoni –. Tutti i nostri investimenti sono fatti tenendo conto delle migliori tecnologie disponibili. Per noi è un inizio molto importante».