È precipitato in Calabria l’elicottero dell’antincendio boschivo di base nel Bresciano

La Redazione Web
La «gru dei cieli», che ha più volte sorvolato la nostra provincia, nei mesi invernali era stanziata all’aeroporto di Montichiari
Il Sikorsky Erickson S64 Skycrane distrutto dopo l'incendio
Il Sikorsky Erickson S64 Skycrane distrutto dopo l'incendio
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È precipitato in fase di atterraggio ed è andato completamente distrutto dalle fiamme il gigantesco elicottero antincendio Sikorsky Erickson S64 Skycrane che nel periodo invernale ha centinaia di volte solcato i cieli del Bresciano per affrontare le ripetute emergenze degli incendi boschivi.

L’incidente

L'elicottero dei Vigili del fuoco - marche identificative I-CFAG - nei mesi che vanno da dicembre a marzo basato sull'aeroporto di Brescia Montichiari, si trovava ieri a Reggio Calabria impegnato nella campagna estiva di contrasto ai roghi che divorano, stagione dopo stagione, migliaia di ettari di boschi e foreste.

Mentre stava atterrando all'aeroporto Menniti di Reggio Calabria, di rientro da un lancio antincendio a Bova, in Aspromonte, per ragioni che restano tuttora da chiarire, il velivolo ha preso fuoco. Impossibile per i due piloti, operatori di un'azienda privata che gestisce lo speciale mezzo per conto del Corpo Nazionale, rimediare a una situazione ormai ingestibile. L'enorme «gru dei cieli» si è schiantata su un fianco ed è stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco del servizio di terra dello scalo reggino per mettere in salvo i due piloti, che fortunatamente risultano pressoché illesi.

Contro gli incendi boschivi

Il grande elicottero, di fabbricazione americana, era stato ereditato dai Vigili del Fuoco assieme ad altri quattro esemplari gemelli dopo la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, nella cui livrea verde era entrato in servizio anche nei cieli bresciani, salvo essere di recente ricolorato con il rosso istituzionale dei Vvf e ribattezzato «Geronimo».

Capace di imbarcare poco meno di 10mila litri di acqua in 30 secondi, molte volte aveva fatto la spola negli anni più recenti fra i nostri laghi e le cime della provincia bresciana intaccate negli inverni più secchi da frequenti incendi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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