È nato ed è in rete il Museo Stampatori da Sabbio
Sono undici i musei che fanno parte del sistema museale della Valle Sabbia. Da poco, infatti, è stato inserito quello dedicato agli «Stampatori da Sabbio». La struttura intende valorizzare i libri antichi e far conoscere il valore degli artigiani che, proprio partendo da Sabbio Chiese, nei secoli si sono distinti in tutto il mondo per le loro pubblicazioni. Più in generale, essa mira a valorizzare l’importanza avuta nella stampa dei secoli XV, XVI e XVII e del libro nel contesto dei moderni mezzi di comunicazione.
Padre fondatore di questa nuova realtà è Alfredo Bonomi, che fa parte del Comitato composto anche da Ennio Ferraglio, Elena Ledda, Flavio Richiedei, Michela Valotti, ed è presieduto dall’assessore alla Cultura, Claudio Ferremi.
La storia
Tutto è nato con la cessione al Comune, da parte di Alfredo Bonomi, nel 2019 dell’immobile sito a Sabbio Chiese, in via Parrocchiale, con il vincolo della destinazione culturale. Poi il cantiere, che ha coinvolto nel progetto tecnici locali, architetti ed ingegneri. L’idea era quella di valorizzare fin da subito il patrimonio storico librario già posseduto dal Comune. La realizzazione del museo è stata resa possibile anche grazie ai finanziamenti erogati dallo Stato, da Regione Lombardia, da Gal GardaValsabbia, oltre che dal Comune stesso.
Costituito formalmente nel 2017, il Museo Stampatori «da Sabbio» ha prodotto già importanti convegni, grazie al filo diretto con gli Atenei di Salò e di Brescia, e numerose occasioni d’incontro per divulgare la cultura del libro.
Fra queste, la più recente è la rassegna «A tu per tu con il libro antico, una pagina alla volta», corso di formazione gratuito e aperto a tutti, che si rivolge a curiosi e appassionati del settore. Dei cinque incontri in programma ce ne sono ancora tre ai quali partecipare: dopodomani, 23 maggio, «Pagine in controluce – Le filigrane», con Silvia Merigo; il 28 maggio «Dentro i libri tra le parole» con Ottavio Ghidini e «Avere cura – Il restauro del libro antico» con Viviana Molinari. Informazioni chiamando in Municipio. Sempre in Comune si può chiamare per visitare le sale già allestite in via Parrocchiale, 13. Al momento, infatti, non è prevista un’apertura al pubblico ad orario fisso.
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