È morto Navalny, leader dell’opposizione a Putin: «Malore dopo una passeggiata»
È morto in carcere Alexei Navalny. Il 47enne, oppositore numero uno di Vladimir Putin, ha perso la vita all'interno della prigione nell'Okrug autonomo di Yamalo-Nenets nella quale stava scontando una pena di 19 anni. A darne per primo l'annuncio è stato il servizio penitenziario federale russo: «Navalny si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo conoscenza quasi subito. Il personale medico è arrivato immediatamente ed è stata chiamata l'ambulanza. Sono state eseguite le misure di rianimazione che non hanno dato risultati positivi. I paramedici hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte stabilito» si legge nel comunicato.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato che Putin è stato informato della morte del suo oppositore. Dura la reazione del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che su X scrive: «Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l'estremo sacrificio. L'Ue ritiene il regime russo l'unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai».
Alexei @navalny fought for the values of freedom and democracy. For his ideals, he made the ultimate sacrifice.
— Charles Michel (@CharlesMichel) February 16, 2024
The EU holds the Russian regime for sole responsible for this tragic death.
I extend my deepest condolences to his family. And to those who fight for democracy around…
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