Con la sfilata si è chiuso il Raduno alpino del Secondo Raggruppamento

Si è chiuso oggi il Raduno alpino del Secondo Raggruppamento a Montichiari, occasione che ha visto confluire nel centro della Bassa 12mila penne nere

Oggi c’è stato l’appuntamento più atteso con la grande sfilata: alle 9, al Centro fiera, ammassamento degli Alpini; poi, alle 10 circa, il via fino a piazza Treccani e il passaggio della stecca. Per l’occasione c’era Teletutto con una diretta dedicata dalle 10 (da piazza Treccani) che ha raccontato questi ultimi giorni con servizi e interviste, attendendo l’arrivo della sfilata; hanno condotto il direttore Nunzia Vallini con Clara Camplani.

Il Raduno a Montichiari

Il grande Raduno alpino del Secondo Raggruppamento è quindi terminato, dopo aver animato e trasformato la cittadina della Bassa nella «capitale» alpina.

Presenti gruppi da ogni dove, non solo da Lombardia, Emilia e Svizzera, oltre a diverse autorità politiche e anche militari, tra cui quelle locali guidate dal sindaco Marco Togni, affiancato dal capogruppo degli Alpini di Montichiari, Valerio Pilati. Oggi sarà l’ultima giornata e, se il tempo sarà clemente, si potrebbe arrivare a quota 10mila Alpini e oltre. Gli appuntamenti salienti, anticipati mercoledì dal conferimento della cittadinanza onoraria all’Ana da parte del Consiglio comunale, sono partiti venerdì con la riunione del Consiglio nazionale Ana in municipio, seguito da una fiaccolata commovente verso il cimitero, per rendere onore alle Penne nere «andate avanti».

I momenti di ieri

Momenti della sfilata - © www.giornaledibrescia.it

Anche la cerimonia inaugurale ha previsto una sfilata che, dal Castello, dopo l’alzabandiera, ha fatto tappa al monumento ai Caduti, dove è stata deposta una corona, e poi è proseguita sino al Duomo, dove ha celebrato la messa il vescovo Pierantonio Tremolada, descritto come un «reduce dalla lotta combattuta contro la malattia» nelle parole dell’abate Cesare Cancarini. «L’accogliere, come missione, la fragilità degli uomini quando hanno bisogno di aiuto è la prospettiva da cui guardare il carisma degli Alpini – ha detto il vescovo nell’omelia –: quando c’è bisogno, gli Alpini si fanno carico della fragilità, e non di certo per essere applauditi». Nonostante la pioggia, gli Alpini hanno reso onore ai sacrifici, alla storia, ai valori, condividendo naturalmente anche momenti di convivialità, proseguiti con una rassegna di canti da osteria.

L'ingresso del labaro - © www.giornaledibrescia.it

«Siamo contenti: nonostante il meteo, la risposta dei gruppi è stata molto buona», ha commentato il capogruppo locale Pilati. «È un riconoscimento importante, per Brescia, l’ospitare questo Raduno che generalmente, per numeri, è secondo solo all’Adunata», ci ha detto il presidente della sezione di Brescia, Enzo Rizzi.