CronacaBassa

Due antichi tesori escono dallo scrigno del santuario di Bagnolo Mella

Alessandra Portesani
Si tratta di una greca del 1700 e di una croce. Don Pari: «Lavori pure all’interno»
In corso il restauro al Santuario della Madonna della Stella di Bagnolo Mella - © www.giornaledibrescia.it
In corso il restauro al Santuario della Madonna della Stella di Bagnolo Mella - © www.giornaledibrescia.it
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Due tesori storici riaffiorano durante i lavori di restauro al Santuario della Madonna della Stella di Bagnolo Mella. Sono una greca risalente al secolo scorso e una croce datata 1717.

Non solo gli unici: «Quando abbiamo eseguito lo scialbo e il distacco degli intonaci pericolanti è emersa una greca di metà Ottocento - spiega il prof. Leonardo Gatti che, insieme al suo staff, si sta occupando del restauro -. L’unica traccia rimasta del vecchio apparato decorativo che abbiamo cercato di recuperare per il suo indubbio valore storico ed estetico, ma anche culturale. Una decorazione che, comunque, non rappresenta la testimonianza più antica, visto che, quando siamo arrivati alla croce che si trova sopra la chiesa, siamo riusciti a individuare, accanto a una sigla difficilmente comprensibile, la data 1717. Un’ulteriore testimonianza del fatto che il Santuario abbia subìto nel corso dei secoli diversi interventi rispetto all’opera iniziale, come evidenziano i lavori eseguiti sul campanile nel 1927». Un luogo caro e venerato dai bagnolesi perché il 10 luglio del 1491 Maria Vergine è apparsa alla giovane Caterina Dell’Olmo.

Valorizzazione

I lavori di restauro, voluti dalla Parrocchia, sono iniziati mesi fa. L’intervento, che riguarderà sia la parte esterna sia quella interna, della chiesetta mariana, viene seguito dalla Soprintendenza con la supervisione di Mara Micaela Colletta ed è autorizzato dall’Ufficio Beni Culturali della Curia. «Il primo punto - spiega il restauratore bresciano - è stato effettuare il significativo risanamento degli intonaci interessati da crepe, rigonfiamenti, distacchi, alterazioni del colore, umidità e croste. Seri problemi che possono anche generare infiltrazioni interne con il conseguente, possibile danneggiamento dell’apparato decorativo». L’idea è quindi quella di non limitarsi alla cura e al recupero dell’intonaco e dell’esterno, ma di sistemare anche gli affreschi all’interno.

«I restauri stanno portando alla vita tesori inestimabili - spiega il parroco di Bagnolo Mella don Faustino Pari -. Se per l’esterno i lavori sono in corso, per l’interno si procederà a stilare le domande per dare il via agli interventi. Quella interna è anche la parte più ricca di storia e di arte: all’interno troviamo la statua della Madonna con il bambino che risale al 1492».

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